BookSprint Edizioni Blog

Una vita che ritorna

Una vita che ritorna, di Massimo Casella è il racconto della storia di Marco, un ragazzino di 14 anni che, inizialmente riluttante e poco felice, si trova a trascorrere le vacanze in malga con il nonn...

Intervista all'autore - Massimo Casella -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato a Bussolengo (VR) cresciuto a Malcesine un paese ai piedi del Monte Baldo e che si specchia nel lago di Garda.

Intervista all'autore - Antonio Micelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono Antonio Micelli è arrivo dalla Puglia dove ho vissuto fino a 18 anni, dove ho vissuto in un’...

Intervista all'autore - Maria Assunta Gagliano -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me rappresenta "una catarsi liberatoria dalle emozioni in fase mnemonica" per citare una mia espressione usata nel libro, una attrazione ...

Intervista all'autore - Arturo Gnesi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? La scrittura è un valido strumento per fissare le emozioni ed impedire che il tempo le scolorisca, è un mezzo per narrare il vero ed evitare che le su...

Intervista all'autore - Franca Stancati Scaramelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice? Sono una docente in pensione ma ho svolto attività di ogni genere, tutte all'insegna della creat...

Intervista all'autore - Luigi Oliviero -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere, per me, è come aprire il cuore e lasciar scorrere le parole come un fiume che non si può più arginare. È un bisogno, una cura silenziosa, ma...

Intervista all'autore - Leone Arlette Castaldi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? La mia vita è stata piuttosto movimentata: ho seguito i miei genitori nei loro trasferimenti in g...

Intervista all'autore - Sergio Tarabugi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? il termine "scrittore" è per me decisamente eccessivo…Da tempo avevo in mente di scrivere un libr...

La Speranza, inesauribile spinta della vita!

La Speranza, inesauribile spinta della vita! di Carlo Pini è un’opera intensa e meditativa che indaga i grandi temi dell’esistenza, della filosofia e della spiritualità, attraverso una narrazione ricc...

Intervista all'autore - Silvia Micheli -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è esprimere il mio sentire, le mie emozioni e vederle emergere prendere forma.

Football stories

Football stories, di Walter Marcelli è una raccolta di aneddoti relativi ad alcuni aspetto della storia del calcio.

Giovedì, 14 Gennaio 2016 12:36

Intervista all'autore - Gaetana Liantonio

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono un' insegnante di scuola primaria, ho 59 anni, sono coniugata e ho due figlie di 33 e 29 anni. Vivo a Palo del Colle (BA). Sin da bambina scrivevo un diario personale, da giovane scrivevo poesie, ho sempre scritto. Q uesto è il mio primo romanzo . 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Il momento che dedico alla scrittura è la sera.
Mercoledì, 13 Gennaio 2016 12:37

Intervista all'autore - Michael Lemma

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è una manifestazione artistica, la quale può suscitare sia nel lettore che nell'autore diverse emozioni in grado di creare diversi stati d'animo in quanto, tra le righe di un libro, riusciamo a trovare noi stessi. Sembrerà strano ma a volte in un libro possiamo spingerci al limite dell'immaginazione, creando situazioni impossibili nella realtà. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Oserei dire che il 100% di questo libro mi rappresenta ed è parte integrante del mio vissuto.
Lunedì, 11 Gennaio 2016 10:27

Intervista all'autore - Giovanni Taibi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato in piccolo paese del palermitano: Baucina. Ho compiuto gli studi superiori e universitari a Palermo dove mi sono laureato in Filosofia con una testi sulla Filosofia della musica. Ho iniziato subito dopo la laurea la carriera di docente di materie letterarie. Adesso vivo a Baucina e insegno nella locale scuola secondaria. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Può sembrare un consiglio anacronistico o magari tipico del professore di Italiano ma secondo me la lettura dei Promessi Sposi non deve mancare nel cursus studiorum di un ragazzo. Sono tante le perle di saggezza che Manzoni ci regala sparse qua e là nel libro. Senza contare l’esaltazione di gradi virtù come l'onore, la giustizia, la temperanza. E poi l'amore !! Come descrive l'amore Manzoni in tutte le sue forme e contenuti… Una pagina che non smetto mai di leggere a me stesso e ai miei alunni è quella della piccola Cecilia, capace di suscitare in me anche dopo mille letture gli stessi sentimenti e la stessa commozione della prima volta.
Lunedì, 11 Gennaio 2016 10:20

Lame di buio dal passato

Un tuffo nel passato che scombussola la vita di Salvatore, medico siciliano trapiantato a Milano ormai da vent’anni. Questa la cornice attorno alla quale ruta la storia narrata nel romanzo di Giovanni Taibi, “Lame di buio nel passato”. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è fruibile sia nella classica versione della brossura cartacea, che nella moderna versione dell’e-book.
Sabato, 09 Gennaio 2016 15:22

Intervista all'autore - Samuele Barbieri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da Pesaro, ho deciso di diventare scrittore a 11 anni perché mi sentivo solo. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Tutta la giornata...in qualsiasi momento. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Dan Brown. 4. Perché è nata la sua opera? Perché volevo mostrare le mie poesie al mondo. 5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto? Molto, ho imparato molte cose dalla mia formazione letteraria. 6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà? Entrambe le cose. 7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto? Molto. 8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera? Io soltanto. 9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo? Ai miei familiari. 10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book? No, credo nelle pagine di carta. 11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? Molto interessante.      
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato a Potenza. Mio padre, marchigiano DOC, nato a Montegiorgio di Ascoli Piceno, era del Corpo Forestale ed era in Basilicata per il rimboschimento. Si innamorò e si sposò con mia madre che era impiegata presso il PRA di Potenza. Credo che si conobbero per l'immatricolazione della moto Harley Davidson di mio padre. Ho ricordi sbiaditi di questa mia prima infanzia perché dopo appena tre anni la mia famiglia si trasferì in Assisi per poi spostarsi, dopo altri tre anni circa, ad Ancona. Quindi posso dire di rammentare bene il periodo umbro e quello marchigiano, senza però negare l'influsso e l'anima meridionale trasmessami da mia madre e da mia nonna materna vissuta con noi sino alla sua morte. Il resto della crescita è senza dubbio marchigiano, in questa regione vivo ancor oggi e mi ci trovo bene.
Una strage mai dimenticata, che ancora oggi tocca i cuori di molti. Gli 8 mila morti di Sebrenica sono i protagonisti del nuovo libro di Augusto Gaspari Pellei, "Sarajevo e il segreto della strage di Sebrenica", pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile nel formato della brossura cartacea ben realizzato dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli. Il volume è una spy story ben articolata e dettagliata, raccontata non sul filo della suspense, ma come se fosse una testimonianza, un libro storico.
Venerdì, 08 Gennaio 2016 17:00

Intervista all'autore - Luciano Nicastro

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me è una appassionante conquista intellettuale e morale, una espressione di sé più matura e più ricca della propria libertà, personalità e creatività in quanto si raggiunge una più chiara lucidità di pensiero e una maggiore capacità di comunicazione. Parlare bene è una virtù, scrivere bene è la perfezione del proprio bisogno di ricercare ed affermare la verità e la forza dei propri sentimenti e valori. L'emozione più forte nello scrivere è data dalla progressiva padronanza di sentire e di farsi capire, di amare e di farsi amare per quel che si è e non soltanto per quel che si dice, per il cuore e la profondità di ciò che si dice e non solo per come si dice, per la quantità delle parole ma soprattutto per la loro qualità. Questo perchè, come dicevano anticamente i saggi: “La scrittura è una avventura ed un'impresa spirituale e sociale e non solo riflessiva, cioè etica, maieutica e costruttiva.
Venerdì, 08 Gennaio 2016 12:50

Un'improvvisa necessità

Un romanzo per raccontare la quotidianità vissuta dagli adolescenti e le mille difficoltà che incontrano per essere sempre all’altezza delle situazioni e non deludere i loro cari. Martina Monteverde racconta questa realtà nel suo libro d’esordio “Un’improvvisa necessità”, pubblicato dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni e disponibile sia nel classico formato cartaceo, che nel moderno formato elettronico dell’e-book.
Venerdì, 08 Gennaio 2016 12:42

Intervista all'autore - Martina Monteverde

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Ho 16 anni, vivo a Cagliari dove frequento la classe terza del Liceo Classico "G. M. Dettori". Scrivo da due anni, da quando ho scoperto che la scrittura per me è uno strumento per essere felice. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Nella giornata non ho un momento preciso ed abituale in cui scrivere, infatti mi dedico alla scrittura quando sento la necessità, come valvola di sfogo o come espressione di pensieri che sentono l'urgenza di essere scritti.

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