3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Con la realizzazione di quest'opera ho voluto dare speranza a tutti coloro che non credono nella vita o comunque invitare a non limitarsi mai nonostante le difficoltà che essa ci riserva. Tuttavia l'opera ha inoltre lo scopo divulgativo per far conoscere una patologia di cui molte persone soffrono e lottano ogni giorno per vincerla.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Per quanto riguarda la scelta del titolo è stata semplice avevo le idee chiare.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se fossi su un'isola deserta di certo con me porterei "Guida alla costruzione di una zattera".
6. E-book o cartaceo?
direi che entrambi sono validi ma non sempre la tecnologia può equiparare il piacere delle pagine cartacee, e in fondo in un libro cartaceo non potrà mai scaricarsi di batteria.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Recentemente, con lo scopo di dare speranza e voglia di lottare per la vita.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro nasce dall'esigenza di intraprendere un cammino umanitario insieme al lettore. Per quanto riguarda un aneddoto nella scrittura di quest'opera, ricordo il momento in cui decisi di realizzare questo libro: mi trovavo in un ospedale circondato da pazienti e parenti i quali avevano perso ogni speranza e fede nella vita , così decisi di far credere nella vita più gente possibile scrivendo un libro.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova un senso di realizzazione che cresce man mano che l'opera si compie.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Escludendo me stesso, direi tutte le persone a me care.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente una svolta utile, a tutti coloro che per cause personali a volte non possono addentrarsi nella lettura.