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19 Ago
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Intervista all'autore - Franca Stancati Scaramelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono una docente in pensione ma ho svolto attività di ogni genere, tutte all'insegna della creatività, tali da garantirmi una terza età senza mai sentirmi sola e annoiata.
La mia priorità oggi à scrivere, per me stessa soprattutto, e per chi mi legge rivedendosi tra le righe e condividendo certe emozioni.
Con la recente perdita di mio marito, mio sostegno e mio principale lettore,
ho dovuto modificare la mia vita, trasferendomi dove ora sono e cercando ogni appiglio per non crollare. Scrivo da quando mi hanno messo in mano una penna e a soli 14 anni ho visto la mia prima poesia pubblicata su un giornale a Cosenza.
Scrivere è oggi per me un'azione terapeutica senza effetti collaterali.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Penso e creo per gran parte della notte, al risveglio apro il computer e i pensieri diventano parole.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non leggo quasi mai…scrivo
 
Perché è nata la sua opera?
Dopo un periodo di apnea, ho deciso di rimettermi in gioco scegliendo a caso queste poesie, non pensando che potessero essere pubblicate così rapidamente
e con un risultato eccellente.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco e niente. Non ho avuto una vita facile e ho lavorato duramente per realizzare i miei progetti quando quel che mi circondava mi remava contro
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Racconto la realtà ma la trasformo per renderla più accettabile e vivibile
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Nulla passa inosservato alla mia percezione. Da una musica, da un gesto,
da un'immagine traggo ispirazione e cova dentro di me un focolaio che deve in qualche modo esplodere.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Lo ha fatto sempre mia figlia, scrittrice e grafico, che mi ha sollecitata e guidata
curando ogni particolare nelle autopubblicazioni.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Scrivo solo poesie e il mio primo lettore e critico è stato sempre mio marito,
fonte principale della mia ispirazione.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Preferisco il cartaceo
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Senza dubbio alcuno, pur non avendo fatto esperienze dirette, ogni innovazione
ha i suoi benefici. Da premettere che molte mie poesie le ho trasformate in videopoesia con le musiche a me più care e con effetti speciali. Ogni volta che le ascolto rivivo emozioni e momenti che non mi fanno sentire sola.

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