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08 Gen
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Intervista all'autore - Martina Monteverde

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Ho 16 anni, vivo a Cagliari dove frequento la classe terza del Liceo Classico "G. M. Dettori". Scrivo da due anni, da quando ho scoperto che la scrittura per me è uno strumento per essere felice.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Nella giornata non ho un momento preciso ed abituale in cui scrivere, infatti mi dedico alla scrittura quando sento la necessità, come valvola di sfogo o come espressione di pensieri che sentono l'urgenza di essere scritti.




3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Alessandro D'Avenia.



4. Perché è nata la sua opera?

Perché avevo la necessità di mettere su un foglio i pensieri che mi impedivano di essere serena.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Molto, in quanto sono una studentessa che si confronta ogni giorno con la scuola e la famiglia e grazie allo scambio di opinioni ho potuto constatare punti di vista differenti. Inoltre, fin da piccola ho dovuto vivere per esigenze familiari in città diverse come Torino e Genova e ciò ha arricchito notevolmente la mia esperienza personale.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Entrambe le cose, dipende dal momento e dallo stato d'animo.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Tutto, in ogni parte della mia storia c'è la mia vita.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Mia madre, perché ho potuto affidarmi a lei per una parere e per eventuali correzioni.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

A mia madre.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

No, perché trovo che sia un metodo troppo "astratto" per concepire la lettura. Trovo più piacevole sfogliare un libro cartaceo che non osservare uno schermo freddo e lucido.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

È una buona opportunità per chi non ha tempo di leggere ma ama farlo, tra i viaggi in macchina e i vari spostamenti effettuati per lavoro.

 





 

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