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BookSprint Edizioni Blog

Intervista all'autore - Nunzia Squitieri -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è un modo di interagire con te stessa, entrare nel profondo delle tue emozioni che possono andare dalla gioia, per momenti felici, alla nosta...

Intervista all'autore - Teresa Fessia -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice? Sono nata in un piccolo paese del Piemonte, dove ho trascorso i primi 17 anni della mia vita. Mi...

Intervista all'autore - Roberta Nigro -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice? Sono una mamma e un’insegnante di sostegno. Gli studi di pedagogia, psicologia e filologia mi ha...

Intervista all'autore - Alessandro Pignatelli -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è immergersi in qualcosa di morbido, accogliente. Mi sento tutt'uno con le parole, che sbocciano veloci e improvvise come se fosse sempre pri...

Intervista all'autore - Federica Calafiore -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere mi è sempre stato utile per vedere le cose da un punto di vista oggettivo.

Intervista all'autore - Valentina Scotti -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è un momento di relax, mi lascio trasportare dalla storia che ho in testa e che piano prende forma, è il mio angolo di confort e dista...

Intervista all'autore - Domenico Falduto -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? È una possibilità privilegiata di qualità, di utilità e intensità di vita.

Intervista all'autore - Robin Un -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è come realizzare una parte di me che senza scrittura sarebbe morta.

Solo un Ire

“Solo un Ire”, di Irene Ugolotti, è un’Opera in cui l’Autrice ha raccolto poesie oltremodo particolari che trattano di vita e che, invero, spaziano dal dolore alla spensieratezza, dalla vita universit...

Intervista all'autore - Irene Ugolotti -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Non so cosa sia cercare di essere una poetessa, ma ecco quando vedo una poesia dentro una persona, provo a metterla per iscritto.

Intervista all'autore - Maria Rosa Porcino -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta? Sono nata e cresciuta a Torino con un breve passaggio di vita in Calabria.

intervista all'autore - Antonio Ciccarino -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? La mia opera è nata per caso, la passione per la scrittura invece ce l’ho dai tempi della scuola.

Sabato, 17 Febbraio 2018 13:48

Non voglio, voglio, lo faccio

Amore giovanile e primi approcci tra i sessi; questo e altro in “Non voglio, voglio, lo faccio”, l’ultimo romanzo dell’autore Fabrizio Fiorita, che ha affidato il suo lavoro alle cure della Casa Editrice BookSprint Edizioni e redendolo disponibile al grande pubblico anche nel formato digitale.   Nella Genova dei primi anni ’60 vivono Amina, studentessa dell’ultimo anno del Liceo Classico che, vergine, arde dal desiderio di concedersi al suo fidanzato, Fabrizio, che però non prende mai l’iniziativa. Ma cosa fare quando, a quasi 20 anni lui e 18 compiuti lei, risultano ancora minorenni per le leggi dell’epoca?   Il lettore verrà subito attratto dalla storia di Amina: fin dalle prime pagine, risulta chiarissimo il desiderio di Amina verso il suo fidanzato che, al contrario, sembra non desiderarla. Una storia avvincente, quindi, che tratta in maniera disinvolta un tema spesso considerato un tabù, ma che in fondo fa parte o ha fatto parte di ognuno di noi: il desiderio, la voglia di unirsi fisicamente alla persona che si ama, le prime esperienze adolescenziali. Una narrazione disinvolta e soprattutto esplicita, quella dell’autore, senza mezzi termini, quasi a voler comunicare al lettore che è bello esprimersi in maniera diretta e parlare di argomenti “scabrosi”, ma che dopotutto fanno parte della nostra realtà.
Sabato, 17 Febbraio 2018 13:41

Intervista all'autore - Fabrizio Fiorita

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Classe 1942, nato sfollato in un paesino dell'entroterra ligure-piemontese, mentre gli Alleati bombardavano Genova, la mia città. Infanzia coccolatissima da due genitori che avevano perso altri due figli sotto un bombardamento Alleato di Alessandria, che aveva distrutto una scuola ed un asilo uccidendo molte suore e ventotto bambini. Perdo mio padre a sedici anni. La mancanza della mia guida morale mi fa un po' sbandare, mi do alla politica e comunque mi diplomo a tempo giusto. Una cotta, una delusione, il giorno dopo mi arruolo nell'Esercito, dove presto servizio attivo per trentacinque anni, più altri cinque in Ausiliaria. Non ho mai "deciso" di diventare scrittore. Ho solo scritto, poi un'amica ha creduto in me e mi ha spinto a pubblicare.  
Mercoledì, 14 Febbraio 2018 11:53

Non è la mia storia

L’autrice Maria Cristina Razzini ha affidato alle cure della giovane Casa Editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, il suo coinvolgente romanzo: “Non è la mia storia”, acquistabile sia nella tradizionale versione cartacea che nel moderno e-book.   Ned è un ragazzo difficile per via della sua infanzia non molto felice. Un giorno riceve, per mano della nonna Ida, un pacco: un libro scritto dal padre che lo ha abbandonato da piccolo. Grazie a questo scopre molti lati del carattere del padre, il suo passato e le ragioni che lo hanno spinto ad abbandonarlo, riscoprendo così vecchie verità che sembravano ormai sepolte.  
Mercoledì, 14 Febbraio 2018 11:51

Intervista all'autore - Maria Cristina Razzini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Esco dalla realtà e entro in un mondo di fantasia, vivo le emozioni dei personaggi che diventano reali. Un po' come quando si legge un libro.   2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? C'è sempre una parte si di sé quando si scrive, a volte è reale a volte lo si fa inconsapevolmente, nel mio libro prevale l'inconsapevolezza.   3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Vivere una meravigliosa esperienza d'amore con il mio compagno e continuare da sola con lo stesso entusiasmo.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 13:27

Storie in memoria

L’autore Roberto Gaeta Carinucci cresce tra un collegio e l’altro, spesso tra le violenze delle suore e quelle dei compagni più grandi. Una volta diventato maggiorenne inizia a vivere la sua vita in maniera indipendente, cambiando spesso lavoro ma sperimentando tutto ciò che la capitale italiana può offrire: dal sesso alla droga fino all’intensa vita notturna. Dopo l’adozione da parte del suo vecchio datore di lavoro e poi la morte di quest’ultimo, Roberto si dedica alla politica.   Edita dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni e disponibile nel doppio formato cartaceo/ e-book, “Storia in memoria” è un’opera con un grande valore di testimonianza, soprattutto per i contenuti forti e diretti che l’autore richiama alla memoria. Lo stile è semplice, diretto, quasi colloquiale e questo permette al lettore di avvicinarsi ancora di più al testo, partecipando emotivamente ai fatti narrati. L’autore, infatti, descrive la sua vita difficile, fatta di alti e bassi diffondendo un messaggio molto positivo per tutti i lettori, quello di andare avanti sempre e non abbattersi di fronte alle difficoltà per quanto grandi siano.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 13:21

Intervista all'autore - Roberto Gaeta Carinucci

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Da dove vengo non lo so, certamente sono uscito non gradito, il trovarmi solo e abbandonato mi ha rinforzato, scrittore fin da bambino, mai pensato di esserlo però oggi l'ho fatto, è il primo e sarà l'ultimo, no, l'ultimo ha un titolo speciale che infonde certezze dell'io futuro.   2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Pomeriggio e notte inoltrata.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 12:49

Intervista all'autore - Emiliana Petti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? La mia non è stata come si suol dire una vita facile, ho attraversato momenti e situazioni molto complesse e difficili ma dalle quali ho sempre cercato di trarre il meglio ed il positivo. Le tempeste attraversate hanno fatto di me quella che sono oggi, una donna forte e decisa, combattiva ed energica che non si arrende ma anche ricca di amore da donare a sé ed agli altri. Ho avuto un'infanzia tutto sommato felice, mio padre di origini napoletane e mia madre abruzzese, io sono nata e cresciuta per lo più in Abruzzo, anche se ho girato molto l'Italia fermandomi spesso a vivere nelle nostre meravigliose città. La mia adolescenza è stata turbolenta, poi ho messo su famiglia ed ho avuto due stupendi figli. Ho perso molto presto mio marito, ho avuto altre convivenze ora vivo in un piccolo paese che seppur non offre molto a livello materiale, paesaggisticamente ed a livello naturale è molto bello ed accogliente, circondata dall'affetto dei miei cari e soprattutto delle mie due nipotine, che, dopo mille peripezie, insieme ai miei figli si sono rivelate essere la vera fonte da cui attingere tanta energia vitale. Scrivere è sempre stata la mia passione, ed ho sempre avuto amore per i libri, nei momenti difficili ed i quelli migliori la poesia ha significato per me una fedele compagna sulla quale fare affidamento e forse non ho mai preso davvero la decisione di diventare scrittrice perché ho sempre voluto esserlo.
Martedì, 13 Febbraio 2018 12:36

Intervista all'autore - Michele De Stefano

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me è viaggiare con le ali del cuore e associare sprazzi di eventi vissuti a desideri reali e leali. Inevitabilmente scatta una scintilla tra questi due poli, poiché gli episodi che ci accadono durante la vita, non sono altro che il nucleo da cui quelle reazioni suggestive presenti nel nostro cuore provengono; esse ci spingono a desiderare l’amore, per esempio con l’incontro improvviso di una persona che prima ci era sconosciuta. Queste reazioni emozionali sono ricercate, in forma di parole, dal poeta o dallo scrittore con cura incessante (a me per esempio mi capita di cercare una parola finché quel componimento non ha l’abito giusto per andare a nozze), fino a scandagliare gli abissi più profondi del nostro essere. Scrivere è quindi un decorare l’albero della nostra vita nel modo più consono alla nostra natura, un modo che non è sempre uguale per tutti ma che è unico ed originale per chiunque si approcci alla scrittura.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 11:54

Intervista all'autore - Serena Lucchini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nata a Milano, una notte di settembre del 1980. Ho trascorso la mia infanzia in un paese di provincia, per poi trasferirmi in Svizzera prima, in Francia poi, durante gli studi universitari. Ora, vivo, con mio marito e i miei figli, in provincia di Como. Non ho mai pensato di diventare scrittrice. Un po' per umiltà, nei confronti degli autori che mi parevano irraggiungibili, un po' perché, come scrivo nel mio libro "ho sempre stimato troppo la mia grammatica e la mia sintassi" senza ritenere di avere realmente quella capacità di catturare empaticamente il lettore. Poi ho cominciato a mettere logica in quei frammenti di testo che uscivano dalle mie mani sulla tastiera; ho costruito un'architettura romanzata della mia vita. Quindi, ho pensato che se ciò che scrivevo mi emozionava, forse valeva la pena di comprendere se emozionava anche altri.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 11:49

Intervista all'autore - Mario Scottini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è comunicare, è un tempo magico, al di fuori di schemi e regolette, e nel quale tutto mi sembra più fluido, è il vero che diventa vero. è la profondità che viene a galla, è regolare il mio essere...è un piacere. L' emozione è difficile da descrivere è come mettere a fuoco la mia esistenza. Mi piace e mi fa bene, mi migliora la visione della vita, mi libera.  

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