Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Niscemi, un paese dell’entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta. Penso che le radici e l’attaccamento alla propria terra natìa rappresentino un elemento fondamentale che forgia la nostra identità,
il nostro modo d’essere e di interpretare la realtà. Il legame con Niscemi è per me molto profondo, è qui infatti che ho scelto di fare crescere i miei figli e di svolgere il mio lavoro perché credo sia importante dare il proprio contributo alla comunità.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
L’adolescenza è una fase molto delicata in cui si è alla ricerca di sé stessi, della propria personalità e del proprio posto nel mondo. Spesso si è solo alla ricerca di ascolto, di conforto. Trovare le risposte dentro un libro non è forse possibile, ma i libri possono indicare la strada e far capire che il dolore, la rabbia, la tristezza, sono sentimenti che anche altri prima di noi hanno provato e ci sentiremo meno soli. Ad un adolescente consiglierei innanzitutto i grandi classici, come l’Iliade, l’Odissea e Cime tempestose che rappresentano una fonte inesauribile di conoscenza del genere umano, ma anche libri più recenti, storie più leggere che tuttavia parlano la stessa lingua dei giovani perché spesso scritti da giovanissimi... La risposta è semplice e complicata allo stesso tempo: i romanzi imperdibili sono quelli definiti “classici”, che sono entrati a far parte della storia della letteratura e sono universalmente considerati dei capolavori.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
In anni più o meno recenti, si registra effettivamente un calo di vendite del libro cartaceo a vantaggio dell’eBooK, non credo però che questo debba creare scetticismo o peggio allarmismo. La letteratura, e con essa la lettura, si evolve, come del resto ogni cosa nel mondo. Penso piuttosto che attraverso il formato digitale la letteratura possa raggiungere un pubblico più ampio e variegato. Mi vengono in mente, ad esempio, gli adolescenti che sempre più spesso leggono dal telefono cellulare, l’importante è leggere qualunque sia lo strumento adoperato per farlo. I dispositivi di lettura, inoltre, piccoli e maneggevoli, hanno il vantaggio di conservare in memoria una vastissima mole di testi consultabili con facilità in ogni momento. Certo, il fascino di un libro cartaceo, l’odore delle pagine, qual rapporto quasi intimo che si viene a creare con il lettore viene meno, ma se la tecnologia può aumentare il numero di lettori, e forse lo sta facendo, che ben venga.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
L’ amore per la lettura e la scrittura nascono certamente da una folgorazione, dalla presa di coscienza della bellezza di un verso o di un brano. La scrittura è figlia dell’ispirazione, ma non può fermarsi a questo: va coltivata. La scrittura, dunque, è un amore ponderato, perché dall’iniziale entusiasmo deve evolversi con la riflessione e la ricerca continua.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Diverse cose sono state fonte d’ispirazione per il mio libro, certamene mia moglie e i miei figli, i miei affetti. Determinanti però sono stati il mio profondo amore per il mare e le molteplici metafore e interpretazioni che ciascuno può trarre da quella vastità misteriosa e meravigliosa e la bellezza del creato che non smette mai di stupirmi e regalarmi emozioni che cerco di mettere in versi.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La poesia non è di chi la scrive ma è di chi la legge, si suol dire. Io penso che la grandezza della poesia stia proprio nel fatto che ognuno può filtrarla attraverso il proprio vissuto, le proprie esperienze. Un messaggio sotteso, tuttavia, c’è ed è celebrare l’amore in tutte le sue forme e la bellezza del creato per comprendere che solo l’amore e la bellezza possono salvarci e renderci migliori.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura era un mio sogno che tenevo ben custodito nel mio cuore. Ho iniziato a scrivere da bambino, ma poi con gli anni, preso dagli impegni quotidiani, ho un po’ messo da parte questa passione. Per certi versi tutti i bambini sono dei poeti, la sfida è continuare a dare voce a quel bambino nonostante gli anni che passano, fare in modo che la scintilla della poesia non si affievolisca. Ed io ho deciso di farlo.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non c’è un singolo episodio, il mio libro nasce da un sentimento. Un amore incontrato per caso, un amore che racchiude il mio libro, un amore che oggi è diventato vero amore, mia moglie.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, diverse volte ho pensato di non riuscire a portare a termine il mio libro, ma grazie al sostegno della mia famiglia, in particolare mia cognata Eleonora assieme al marito Francesco, nel tempo mi hanno sostenuto a realizzare i miei desideri e grazie alla casa editrice Book Sprint edizioni ho realizzato il mio sogno.
Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore del passato preferito è Mario Gori, pseudonimo di Mario Di Pasquale, noto poeta niscemese autore di bellissime poesie sia in lingua italiana che dialettali. È stato anche leggendo i suoi versi che ho scoperto la potenza e la bellezza della poesia.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri sono un valido supporto per chi, magari, ha difficoltà nella lettura. Penso che sia una cosa molto bella permettere a tutti di godere della compagnia di un buon libro.