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BookSprint Edizioni Blog

19 Dic
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Intervista all'autore - Gianmarco Santitoro

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Mi chiamo Gianmarco.
Sono nato a Nocera Inferiore e cresciuto a Nocera Superiore, in provincia di Salerno. Trovandomi in un piccolo paese, al di là di quanto si possa immaginare, sono riuscito a cogliere le diverse sfaccettature dell'animo delle persone: dall'anziana signora, che fa la spesa abitualmente ogni mattina col suo scialle colorato, ai bambini scalmanati, qual ero anch'io qualche anno fa, che corrono per le strade del borgo. 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere ad un adolescente, ovvero ad un mio coetaneo bene o male, le opere dei classici latini.
Consiglierei, soprattutto, la lettura dei testi tratti dalle "Odi" di Orazio e dalle "Epistulae morales ad Lucilium" di Seneca: conservano gelosamente insegnamenti davvero forgianti per la vita di ogni giorno, e per la crescita, sia spirituale che intellettiva,  di qualsiasi ragazza o ragazzo; possono custodire importanti risposte alle domande più comuni tra i giovani e non solo.
Consiglierei, inoltre, il mio romanzo. Come non potrei...
Ironia a parte, credo possa essere un fantasy quanto meno piacevole ed appassionante per molti che amano il genere come me.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io credo fortemente nell'importanza, nel valore fondamentale, nell'irripetibilità  del libro cartaceo, caratteristiche mai eguagliabili dagli eBooks, a mio avviso.
Il rapporto profondo con il fruscio delle pagine durante una lettura, che ci porta ad estraniarci dal mondo e a vivere un momento magico, non può essere sostituito da, anche se tecnologicamente avanzato, un aggeggio elettronico.
Non bisogna però dimenticare, che il digitale possa costituire uno strumento utile ai fini pratici, in termini di spazio: é possibile, con una sola tasca, portare con sé il contenuto di diversi volumi.
Ciononostante, viva il libro nella sua forma più affascinante.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è stata un colpo di fulmine, come penso lo siano anche le altre passioni di un uomo, e un amore ponderato allo stesso tempo: bisogna necessariamente meditare bene sul quando, sul come, e sul perché scrivere; l'amore per la scrittura, come quello provato per una persona, cresce ogni giorno, ogni ora, ogni istante che si condivide insieme ad essa.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sono stato spinto a scrivere il mio primo romanzo dalla voglia di mettermi in gioco e dalla meravigliosa possibilità di dare vita ad una parte della propria immaginazione, un mezzo potentissimo che noi tutti possediamo.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Tramite il mio romanzo, intendo far divertire, appassionare, ed invogliare alla lettura i giovani. Desidererei che i lettori si immergessero in una dimensione che vada oltre la realtà, in un percorso guidato dalle proprie menti, che possa far stare bene.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi ha sempre affascinato l'idea di scrivere un racconto, inizialmente, da bambino. Crescendo, ed appassionandomi alle opere di tanti autori, anche del passato, ho deciso di comporre la mia opera, onorato di essere accomunato, per alcuni versi, a tali grandi esempi.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo con estremo piacere l'interesse di un bambino nell'ascoltare la mia rilettura ad alta voce di un capitolo appena terminato.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mi é capitato di dover mettere per un po' di tempo da parte il romanzo, per poi riprenderlo in seguito, ma sono sempre stato dell'idea di dover ogni volta portare a termine i propri lavori, di non dover lasciare nulla incompiuto.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore del passato preferito é certamente Luigi Pirandello.
Sono continuamente in confronto con il suo pensiero riguardo alle molteplici identità di ogni individuo, il quale tende, dal mio punto di vista, ad affermare, comunque, ed in ogni modo, la propria identità più profonda nel mondo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
É una frontiera interessante quella rappresentata dall'audiolibro, bisognerà comprendere in futuro se la voce registrata possa essere confrontabile alla voce del proprio pensiero, proveniente dalle corde vocali dell'anima...
 

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Mercoledì, 19 Dicembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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