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23 Giu
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Intervista all'autore - Carmela Stella -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando l'ispirazione arriva, la penna scorre sul foglio, veloce. È come un’impellente necessità di scrivere quello che sento e, nel contempo, quello che scrivo, riesce a chiarire aspetti di me.
È come trovare risposte alle domande e, anche se le risposte non appaiono esplicite, posso fare un passo avanti nella Vita. La nebbia dei sentimenti e delle emozioni si dirada, il pensiero, l'emozione e il sentimento trovano una collocazione. Scrivere mi aiuta a dare senso a quello che sento e vivo.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questa raccolta di poesie, scrivo di me e delle fasi della mia Vita, dall'infanzia, alla adolescenza, fino all'età adulta. Nelle varie fasi ho attraversato conflitti, sono stata raggiunta da dubbi, mi sono interrogata e mi interrogo ancora su cosa dia senso alla mia Esistenza, cerco di comprendere le emozioni e il sentimento. È una ricerca continua di risposte a domande esistenziali. È un modo di smascherare cosa c'è dietro un pensiero, un comportamento. Le maschere che indossiamo ogni giorno, rischiano di farci perdere il contatto con il vero Sè. Bisogna stare in guardia e capire cosa accade, momento per momento. Accettare di cambiare è fondamentale per confermare momento per momento la propria identità.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questa raccolta per me significa avere la conferma di Me, di quella che ero e quella che sono. È una tappa, ho raggiunto un traguardo, quello di far Luce in me, il più possibile. Mi auguro che possa essere anche utile a tutti coloro che si interrogano, sul senso e l'importanza della Vita tutta, e non solo su quella degli esseri Umani. Tutte le forme di Vita vanno celebrate. Non bisogna mai fermarsi alle apparenze, perché le cose appaiono, non come realmente sono, ma così come riusciamo a vederle. Bisogna togliere l'ombra, andare vero la chiarezza e la Luce per vedere come stanno realmente le cose.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
È stato semplice, perché ho pensato che la Notte buia dell'anima ha sempre intorno delle scintille di Verità, per analogia ho pensato alle stelle ed al cielo di notte. C'è sempre una Luce, così come c'è sempre una risposta. Spesso bisogna attendere, ma bisogna che ci sia la certezza che tutto arriverà al momento giusto. Ritengo che l’impegno più importante è quello che ciascuno ha con sé stesso/a e con la propria responsabilità di Essere, e non di apparire. È un privilegio vivere nel Pianeta Terra.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Non è facile rispondere, diversi sono i libri che hanno avuto importanza per me, e che conservo con cura.
Omraam Mikhaël Aïvanhov, un filosofo e maestro spirituale di origine macedone, ha dato molte risposte alle mie domande.
 
Ebook o cartaceo?
Pur riconoscendo il valore dell'e-book, il libro cartaceo è un compagno, lo tieni in mano, lo stringi, lo baci anche.
Il contatto fisico è importante, ti fa compagnia, sfogli le pagine e sai che è lì ad aspettarti. Ritrovare a casa il libro cartaceo è come ritrovare un amico/a.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non l'ho deciso. La prima poesia l'ho scritta a nove anni, era un compito a scuola. Ricordo che la maestra rimase impressionata. Da allora scrivo.
Non la considero una carriera, anche se è molto importante per me, scrivere.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea è nata perché ho pensato che raccogliere le "mie idee" in un libro, per me ha il significato di definire una parte della mia Vita.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Beh, è emozionante, specie quando ho letto i commenti del correttore di bozze.
È molto bello poter vedere come ha preso vita attraverso la copertina, e le varie pagine.
Devo ringraziare tutto il gruppo di lavoro della BookSprint Edizioni per avermi dato la spinta, senza la quale, forse, il libro sarebbe ancora nel cassetto.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Io stessa, riscoprendomi.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l'audiolibro dia la possibilità, a chi ascolta, di immedesimarsi immediatamente nel contenuto, potrebbe dar enfasi a frasi o versi che altrimenti potrebbero non essere notati, ma ritengo anche importante che ciascuno legga anche la versione cartacea o l'ebook, perché il proprio Sentire potrebbe dare un significato interiore diverso alle parole. Ritengo, comunque che sia assolutamente valido.
 

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