1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando ho iniziato a scrivere, mi sono reso conto che la penna che tenevo tra le mani mi dava l'opportunità di mettere su carta tutto ciò che mi passava per la testa. In quel preciso momento potevo girare il mondo, volare e anche assistere a dei miracoli. In quell'istante la mia mente mi portava ad essere un uomo libero.
Trascrivere i miei pensieri mi provoca una grande emozione e a mio avviso la cosa più bella è poterla trasmettere agli altri.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Mi sono ispirato a dei momenti della mia infanzia e non solo, ma ho anche immaginato cose della mia vita futura, non perché sia un veggente, ma perché in quel momento provavo quell'emozione che ti fa vedere oltre.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mentre scrivevo, il romanzo prendeva sempre più corpo e spesso non riconoscevo lo stile di quelle frasi che avevo appena scritto. Continuare a scrivere e completare l'opera era diventata una sfida con me stesso. Restavo ore e ore seduto per cogliere l'attimo che ti permetteva di elaborare i pensieri che attraversavano la mia mente. Spesso pensavo a mia madre quando spasimava per vedermi seduto su una comoda sedia a leggere un libro o scrivere un tema.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
L'ho cambiato tantissime volte. Quando ho inviato il manoscritto alla casa editrice avevo dato un titolo "Andrea il Cardinale", subito dopo ho chiesto di cambiarlo perché mi sembrava troppo banale e scopriva subito il protagonista del romanzo. Poi ho scelto "Quasi Papa" ritenendolo più intrigante.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il romanzo dello scrittore Robert Louis Stevenson, "L'isola del tesoro", sperando che anch'io, come il protagonista del libro in quell'ipotetica isola, potessi trovare il tesoro, non quello materiale, ma l'opportunità di potere ritornare presto a casa tra gli affetti a me cari.
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco avere tra le mani un libro, sentirne il profumo e il suono della carta, anche se capisco che le nuove generazioni sono orientate su Ebook.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ho mai deciso di intraprendere la carriera di scrittore, tutto è nato per caso. Dopo avere smesso di fare politica, per colmare i vuoti della giornata ho cominciato a scrivere la mia prima opera che non ho ancora completato. Questo romanzo l'ho scritto con amore e passione dato che sono stato ispirato dai miei nipotini, ed è per questo motivo che è diventata la mia prima opera.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Mio nipote Andrea aveva riferito alla sua mamma che da grande desiderava fare il prete. Valentina era quasi preoccupata mentre io, ero contento della scelta che aveva fatto il mio nipotino. Da quel semplice discorso nasce il romanzo. Il personaggio principale era lui, Andrea, colui che aveva espresso il desiderio di diventare prete, ma meritava di più, tanto da farlo diventare Cardinale. Man mano che elaboravo le prime pagine, mi sono venuti in mente gli altri nipoti, Giugiù, Flavio e Gaia. Non mi sembrava giusto lasciarli fuori dal romanzo e ad ognuno di loro ho dato un ruolo: Giugiù fratello di Andrea cardiochirurgo di fama internazionale, Flavio l'ex Seminarista un Commissario di polizia e Gaia un medico americano.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande emozione. Non credevo che quel manoscritto potesse diventare un libro. Solo dopo i primi contatti con la casa editrice ho capito che quel sogno poteva diventare realtà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Linda, mia moglie, la mia compagna di sempre. É stata lei la prima a leggerlo, la persona più dolce e paziente del mondo. Colei che mi ha invogliato a continuare a scrivere e a sperare che il mio romanzo venisse pubblicato.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un’ottima idea. Ti dà l'opportunità di rilassarti ascoltando un racconto quando e dove vuoi.