1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve a tutti, ho 39 anni sono nativa di Lodi ma ho sempre abitato in una piccola frazione di Crema (CR) che ci tengo a nominare: San Bernardino. In questo quartiere ho vissuto per 26 anni tra scuole, sport, amicizie, litigi, l' oratorio, cotte adolescenziali, finché mi sono sposata e mi sono trasferita in un comune limitrofo, mantenendo però sempre un legame col mio paese delle meraviglie, microcosmo eclettico dove ci si conosce tutti, da dove si vedono le prealpi bergamasche ed in meno do 1 ora di macchina visiti Milano, Bergamo, Cremona, dove si mangiano i tortelli dolci cremaschi e la spongarda. Io scrittrice? No, è capitato. Già alle elementari la mia maestra mi elogiava per la bella grafia, la scioltezza del linguaggio e la struttura arzigogolata dei miei temi. Così ho continuato a riempire, negli anni della scuola, fogli con inchiostro nero. Un nome antecedeva un verbo, un aggettivo abbracciava un sostantivo e le espansioni rendevano il tutto ricco ed appetibile. Infine la scelta di provare a far conoscere agli altri le emozioni che trasudano dalle pagine che si riempiono di inchiostro, dai personaggi che si animano e dalle trame che sembrano palpabili.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Reggio Calabria e non ho mai lasciato la mia città nonostante i tanti problemi che l'affliggono. Adoro il paesaggio che mi circonda. La sua unicità è fonte di ispirazione.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ad un adolescente consiglierei di leggere. L'importante è che sia un libro che abbia un contenuto stimolante per la mente.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
È vero che il libro cartaceo sta perdendo terreno nei confronti dell'e-book, ma il primo continua ad essere il mio preferito perché trasmette un senso di vissuto e delle emozioni che non si ritrovano nel secondo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo è come salire su un tappeto volante e arrivare dovunque desidero. Sento un gran senso di leggerezza, un fluire di energie e creatività. Intuizioni e ricordi, collegamenti con oggetti, persone, luoghi, sogni, esperienze che si accordano come in un ricamo prezioso e viene fuori un'opera che mi dà gioia, che non vedo l'ora di condividere con l'esterno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Più che della mia vita reale è presente un collage di esperienze, di conoscenze che grazie alla moltitudine di esseri umani con cui sono entrata in contatto, hanno arricchito la mia vita di esperienze in molti campi. Quest'opera per me è come uno scrigno di gioielli che si apre per chi se ne vuole servire. Un dono che offro alle persone per comprendere che non sono sole nel combattere le difficoltà esistenziali.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Napoli, dove ho vissuto fino a 30 anni, poi sono venuto al nord (Roma) in cerca di fortuna. Giocavo a calcio e mi pagavano, quando hanno smesso ho smesso anche io. Avevo una laurea e l'ho usata per fare il Notaio. Fino ad ora avevo scritto solo di diritto.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Praticamente mai, per scrivere due o tre pagine, mi sono occorsi a volte settimane a volte mesi.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, ma ho sempre vissuto a Suvereto, uno splendido borgo medioevale sito in Val di Cornia. Si tratta di un piccolo paese, 3.000 anime, che consiglio a tutti di visitare...e di bervi un buon bicchiere di vino, essendo sede di importanti aziende vinicole.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro che consiglio di leggere più volte nella vita, da bambini, da adolescenti e da adulti, è "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupery. Io lo rileggo ogni 2 o 3 anni e ogni volta mi colpisce qualcosa di diverso che annoto sulla seconda di copertina, così posso rifletterci e vedere come io stessa sono cambiata dall'ultima volta. Credo che il nostro modo di essere, ma anche il momento che stiamo attraversando, si rifletta inevitabilmente sull'interpretazione che diamo di quello che stiamo leggendo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve a tutti i lettori, e grazie per l'intervista che mi proponete! Nasce tutto dal lontano 1989 ai tempi del famoso Movida di Moliterno, una discoteca rinomata negli anni ’80 in un paesino di montagna a 860 mt sul livello del mare... proprio da qui inizia la storia, ovviamente sarebbe opportuno acquistare il libro per leggerla tutta. :) Francesco Serio è un giornalista iscritto all'ordine di Bari e un Produttore Teatrale, ha all'attivo da diverse pubblicazioni e oggi lavora come produttore esecutivo per diverse produzioni a carattere nazionale.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente scrivo poco, sono impegnato a scrivere contratti e scritture per artisti, però di tanto in tanto mi isolo nelle ore notturne per riflettere ed è proprio in quei momenti che butto giù le idee!
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Galatina, un comune situato nella provincia di Lecce e vivo a Carmiano. Sono molto legata alla mia terra, il Salento noto anche come penisola salentina, che è si distingue soprattutto per caratteristiche glottologiche, per il clima, il paesaggio, sia dal punto di vista linguistico sia da quello architettonico, folkloristico ed enogastronomico, la penisola salentina si caratterizza per tratti comuni che la distinguono dal resto della regione. Sono diplomata in Enogastronomia e chissà in futuro mi piacerebbe riprendere a studiare. Sono oltre che una ragazza di vent'anni anche mamma di una bambina di quasi tre anni che ha cambiato e stravolto la mia vita. Scrivere per me è un modo per rilassare la mente, un mezzo per sfogarsi e per sperimentare nuove emozioni. Credo che scrivere sia una cosa stupenda, creare dei personaggi dal nulla, dare loro una vita, un destino da seguire, scegliere il loro futuro, sia una delle cose più belle e sensazionali che ogni scrittore, autore possa fare.
“Due amici e un grande sogno” è il romanzo nato dalla fantasia di Leonardo Gabriele della Via un libro realizzato grazie alla collaborazione nata con la casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni. Il libro con le sue 100 pagine, è fruibile sia nella versione cartacea, che in quella dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Montebelluna il 07/08/1990 però vivo da sempre a Caerano di San Marco. Lo scrittore è il primo lavoro che avrei sempre voluto fare da quando ero piccolo, età delle elementari, e questa volontà è nata leggendo i Piccoli Brividi, ciclo di racconti horror per bambini di Robert Lawrence Stine.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non so bene perché, però mi piace molto scrivere di sera, però anche nel pomeriggio scrivo.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Brasov ed ho vissuto la mia infanzia in diverse città della Romania fino a fine agosto del 2003 dopodiché mi sono trasferita con la mia famiglia qui in Italia nella città di Firenze.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ultimo mio libro letto, o meglio, diciamo il penultimo (visto l'ultimo ancora non l'ho finito anche se è dello stesso scrittore) si intitola “Ho bisogno di te” dello scrittore Luigi Cerciello. Consiglierei il libro a chi come me piace leggere racconti sull'amore che mi fa sognare liberamente ed immergermi nella storia raccontata.