1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me la scrittura ha un potere magico, può trasformare la vita delle persone e raccontare quella di un paese... prodigi. Quando scrivo avverto un senso di irrequietezza che riesco a calmare solo quando poso su carta quello che provo nell'anima.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto ciò che scrivo è quello che vivo quotidianamente, il fascino della scrittura sta nell'immergere il lettore in una dimensione tra reale e immaginario. Sono convinto che la vita prima di scriverla va vissuta.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ricordo che ho iniziato a scrivere all'età di 11-12 anni circa, dapprima scrivendo delle storielle ispirate ai cartoni che guardavo, in seguito tracciando racconti di mia ispirazione. Un giorno mi misi al computer e mi dissi: "Perché no?", ed iniziai a scrivere un racconto. Semplice, banale, scritto da una ragazzina. Lo feci leggere a mia madre e a lei piacque; mi incoraggiò a scrivere ancora. Allora mi misi giù e scrissi capitoli dopo capitoli. Nel frattempo iniziai a scrivere altri libri, fino a quando le cartelle delle mie opere diventarono talmente numerose che dovetti lasciare spazio a certi libri prima di terminarne altri. Molti di questi sono in corso ancora oggi! Chissà quando li finirò!
Imparare divertendosi. Questo ciò che propone Bruno Nardoní con il suo libro “Brunello, Micetto… e i desideri”, un racconto simpatico e istruttivo che conquisterà i lettori con le sue divertenti rime e i suoi numerosi insegnamenti. Il libretto è disponibile sia nel classico formato del libro cartaceo che nella moderna versione dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Roma ma sono cresciuto a Segni in provincia di Roma.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non c'è un libro in particolare da consigliare a qualcuno. Per consigliare qualcuno bisogna conoscere i suoi gusti e soprattutto i suoi stati d' animo.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Sarò un nostalgico conservatore ma credo che l'emozione che si può avere sfogliando un libro sia insostituibile. Comunque al progresso non ci si può opporre.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è rendere indelebile un pensiero che altrimenti potrebbe allontanarsi. Quando scrivo riesco ad esprimere al meglio le mie emozioni e provo gioia quando, rileggendo ciò che ho scritto, mi sento soddisfatta del lavoro svolto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Diciamo che la mia vita reale ha influito molto nella realizzazione di questo libro.
La scrittura per parlare della quotidianità, della cose semplici della vita. Così Paola Di Pea torna a raccontare le sue emozioni e lo fa ancora una volta scegliendo il canale della poesia. “L’amore è vita” è il suo nuovo libro pubblicato sempre dalla casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile nel formato cartaceo e in e-book).
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Nepi provincia di Viterbo e ho vissuto lì fino all'età di 35anni poi mi sono trasferita in Umbria.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Io consiglio sempre il libro cuore.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Non sono per l'e-book amo il cartaceo, mi va bene per questa epoca tecnologica.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è stato un colpo di fulmine ma col tempo è una passione che è cresciuta sempre di più.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per restare in tema con il nostro libro direi che è come andare in bicicletta su di una lunga salita: una grande fatica e un'enorme soddisfazione. Riuscire a scrivere un racconto, descrivere un'esperienza, comunicare ad altri le tue idee, le tue sensazioni, le tue emozioni, tutto questo è per me difficile da descrivere e, comunque, impagabile.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
"A ruota dei Mille" non è un romanzo ma un racconto di viaggio e quindi è tutta e solo vita reale, esperienza vissuta. In particolare dentro ci sono i risultati di alcune delle nostre più grandi passioni: il viaggio, la bicicletta, la storia, le relazioni con altre persone e le letture.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere, per me, è liberare il mio animo da angosce e da paure. Scrivere è l'espressione del mio fortissimo desiderio di far rivivere il mio passato, di dare corpo e concretezza fisica alle sensazioni di un tempo, ai profumi e ai colori di allora, ai pensieri, ai sogni, ai desideri; di far rinascere nel mio cuore le tantissime persone che amai e che ora non ho più accanto a me.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto, assolutamente tutto; è una sorta di diario il mio: iniziato a Genova nel lontano 1959 e ultimato a Allein-Bruson, fra i monti della Valle d'Aosta, nel 2013. Racconto le tante emozioni provate in cinquantaquattro anni della mia vita.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Emanuel Di Bella nasce a Palermo il 17 Novembre 1986, ultimo di quattro figli. Cresce in un ambiente sereno e si innamora subito della lettura. Si appassiona subito alla scrittura, scrivendo brevi poesie, ma mai pubblicate. Arrivato alla maggiore età, si diploma come tecnico della gestione aziendale nel 2005, ed è proprio durante gli studi che comincia a scrivere il suo primo romanzo, "La Guardiana delle Tombe", che terminerà di scrivere qualche anno dopo. Subito dopo il diploma prova a partecipare a vari concorsi letterari, ma per il suo poco tempo, non riesce mai a completare le opere. Negli anni successivi, lavora come web master/designer per una grande azienda palermitana, che lascerà dopo due anni per servire la sua città, svolgendo il servizio civile. Nel 2010 lascia il servizio civile, per intraprendere il duro lavoro degli operatori telefonici, infatti lavorerà per due colossi delle telecomunicazioni. Proprio in questi anni, definisce la sua prima opera e incontra la sua prima casa editrice, la BookSprint edizioni, dove subito lo accettano e nel giro di due anni viene messo in vendita la sua prima opera e anche la Guardiana delle tombe 2. Alla fine del 2013 parteciperà a un concorso letterario web, sponsorizzato dalla sua stessa casa editrice, ma riceverà una dura sconfitta, classificandosi 76°, ma il suo spirito da scrittore, non lo perde e nel 2014, si ripropone, vincendo il primo premio, ottenendo 506 voti, partecipando così, a Casa Sanremo Writers, direttamente al Palafiori di Sanremo. In quel periodo viene intervistato per la vincita, ricevendo anche una targa e negli stessi giorni, fa delle apparizioni su tv locali e radiofoniche.