Il colosso americano è intenzionato a brevettare la firma digitale. A breve l’applicazione che permetterà agli autori di apporre la firma anche sugli ebook
Finalmente anche gli ebook conosceranno il fascino dell’autografo. È, infatti, in dirittura d’arrivo la firma del brevetto per l’autografo digitale consegnata da Apple all’ufficio brevetti americano. La firma digitale potrà essere così inserita dall’autore, su un’apposita pagina bianca successiva alla copertina, attraverso un’applicazione in modalità wi fi o mediante un particolare servizio di messaggistica.
Secondo i ricercatori dell’Harvard Smithsonian, leggere in digitale aumenterebbe la comprensione e la velocità dei soggetti dislessici rispetto all’uso del cartaceo
Arriva dagli Usa la scoperta che la lettura degli ebook mediante eReader agevola i dislessici.
Si tratta di un’indagine svolta su 100 studenti della Landmark High School di Boston affetti da dislessia, un disturbo che coinvolge sempre più ragazzi (il 5% degli alunni) e che consiste in una diversa attenzione visiva data nel momento della lettura.
Per il nuovo eReader Amazon possibilità di accedere direttamente alla community di Goodreads, nonché link con Facebook e Twitter
Fino ad ora ne avevamo viste di tutti i colori, ma quello che Amazon è riuscita a fare con il nuovo Kindle Paperwhite ha dell’incredibile. Un mix di tecnologia allo sviluppo massimo, genialità estetica e ricercatezza nelle funzioni. Tutto questo è il nuovo Kindle, un eReader capace di trasformare l’esperienza della lettura in social. Sarà disponibile in Italia dal prossimo 9 ottobre al prezzo di 129€ (dal 12 novembre e al costo di 189 euro la versione WiFi+3G).
È l’azienda nordamericana Google inc. ad essersi accaparrata l’invenzione, nella speranza di anticipare e battere l’agguerrita concorrenza
Suoni e rumori accompagnavano già alcuni ebook, e precisamente quelli in formato epub3. Ma da qualche giorno l’idea, evidentemente non originalissima, è stata brevettata da Google. Non è quindi l’azienda statunitense ad aver inventato la possibilità di introdurre rumori, suoni e canzoni all’interno degli ebook, ma di sicuro la compagnia nordamericana ha visto lungo e, con un’abile strategia di marketing, si è coperta le spalle mettendo la propria firma su di un formato che unisce al piacere della lettura anche quello del sonoro.
La tecnologia e-ink degli eReader rende la lettura su questi dispositivi del tutto simile a quella su carta, se non addirittura superiore. Restano indietro gli schermi retroilluminati.
Nel mondo dell’editoria, una domanda da sempre riempie il dibattito tra studiosi, esperti del settore e utenti: la lettura su eReader fa più o meno male rispetto alla lettura su carta? E nel confronto coi dispositivi con schermo retroilluminato, qual è la differenza?
Grazie all’applicazione per cellulari ideata da David Risher, dal 2013 la lettura sarà possibile in tutte le aree del mondo
Leggere libri in Africa non è mai stato così semplice.
Grazie all’applicazione per cellulari Wordlreader Mobile, promossa dalla omonima organizzazione no-profit (fondata nel 2009 da David Risher, ex dirigente di Amazon) che, proprio nel continente nero, ha distribuito e continua a distribuire nelle scuole lettori Kindle, ora anche nei paesi in via di sviluppo entrare in contatto con un libro non sarà più un’utopia. Sono infatti già più di 200mila gli utenti registrati e 500mila i lettori in questi ultimi mese.
La via del successo è lastricata di delusioni. All’ingresso della libreria c’è la classifica dei libri più venduti, dominata dalle grandi case editrici e da autori di fama. Come possono gli scrittori emergenti arrivare fin lassù? Hanno rifinito il testo per limare ogni imperfezione, hanno aspettato il momento più giusto per inviare il manoscritto rispettando le norme redazionali, eppure i nostri nuovi scrittori non hanno ricevuto alcuna risposta.
Il prestito digitale è ancora in fase embrionale, ma la sua crescita esponenziale nell’ultimo triennio fa ben sperare per un futuro florido in questo settore
Nell’epoca della globalizzazione, spopolano anche nel mondo dell’editoria nostrana i termini anglosassoni di ebook, eReader, tablet e così via. Ma ce n’è uno il cui significato è poco chiaro: cerchiamo di capirci qualcosa di più. Stiamo parlando del digital lending, ovvero del prestito digitale.
Due custodie per il Kobo Touch Mondadori e una stramba idea fai-da-te per realizzare una cover di alto livello
Accessorio: che affianca in funzione secondaria ciò che è principale. Complementare, aggiunto. Se si seguisse letteralmente questa definizione, la custodia di un eReader potrebbe sembrare un semplice oggetto che, come espresso dalla definizione, non è fondamentale e, qualche volta, anche superfluo nel settore dell’editoria.
Secondo studi americani memorizzare quanto scritto su un dispositivo digitale è più difficile che farlo leggendo su carta stampata. Ma non tutti gli studiosi concordano
In un recente articolo apparso sul “Time”, dal titolo Gli ebook rendono più difficile ricordare ciò che abbiamo letto, sembra affermarsi l’opinione che chi legge ebook poi ricordi con maggiore difficoltà i nomi dei personaggi, la trama e altre informazioni contenute nel testo.
“Io sono convinta che esistono davvero due dimensioni: la dimensione terrena dove noi esseri umani viviamo e la dimensione divina dove sono i nostri figli, ora figli di Dio e della Luce.”
I Sorrisi di Dio è un libro che nasce dalla tristezza e dalla pena infinite di una madre che ha perso suo figlio, dolore che attraverso queste pagine diventa forza, ottimismo, speranza.
“Mi piacciono moltissimo i libri usati che si aprono alla pagina che l'ignoto proprietario precedente apriva più spesso” (Helene Hanff). Quest’affermazione romantica rischia di diventare nostalgica in tempi di e-book. L’editoria digitale sta assimilando infatti tutte le caratteristiche dell’editoria tradizionale, in una forma meno concreta e per nulla cartacea. L’ultima frontiera della letteratura 2.0 sembra si proietta verso l’usato digitale, con la lotta a colpi di brevetto per la conquista del mercato degli e-book usati.
Nel gigante asiatico si preferisce la lettura da smartphone e cellulari, che sono sempre più mini. E così anche i romanzi diventano “mini”
In un fantascientifico e visionario ebook del 2011 (dal titolo “Il nano-mondo che verrà”), pubblicazione curata dalla casa editrice Il Mulino, il docente di Sociologia e Ricerca Sociale all’università di Padova, il professore Federico Neresini, esponeva a grandi linee le trasformazioni “in piccolo” del mondo che verrà.
Leggero e compatto, design accattivante e multicolore, alimentato con due pile per il telecomando che durano un anno. Costa solo 10 euro, si chiama txtr beagle, ed è l’ebook reader più economico del mondo. Gli scrittori emergenti che fremono per inviare il proprio manoscritto hanno un altro obiettivo per l’edizione del libro in digitale.
In testa alle classifiche dei desideri di molti lettori accaniti, c’è sicuramente lui, l’ebook reader. Per chi voglia concedersi questo sfizio o per chi vuol fare un gradito regalo agli appassionati di libri & Co., però, non è sempre così semplice scegliere il modello giusto. Due sono i grandi pretendenti al trono: Kobo Glo da una parte, Kindle Paperwhite dall’altra. Identico il prezzo (circa 130 euro), identiche le funzioni. Ma allora quale scegliere?
In fase di sperimentazione tecnologie che permettono di amalgamare due mondi finora semplicemente contrapposti. Ecco cosa c’è da aspettarsi nel futuro dell’editoria
Le vendite degli ebook spopolano, quelle dei libri cartacei calano. Eppure la tendenza d’oltreoceano è quella di trovare un’alternativa al nuovo “immateriale” digitale e all’antico “tangibile” cartaceo. Sono sempre più, infatti, le aziende e le case editrici che stanno sperimentando dei punti di incontro tra i due mondi, perché, come si sa, si riesca a superare una dicotomia che fa più male che bene alla letteratura, al libro in generale e al mercato delle case editrici.
Proliferano da anni le pubblicazioni digitali di politici e giornalisti, ma con le recenti elezioni il connubio è diventato ancora più stretto.
Il mondo cambia, evolve, progredisce, guarda avanti. Ai libri si sostituiscono gli ebook, alle relazioni i social network, alle fotografie i video, alle radio i lettori mp3 o mp4. A tutto questo la politica italiana, che sembra sempre più un mondo a parte rispetto al resto della nazione, ha sempre strizzato un occhio, se non tutti e due… ma non sempre nel modo “corretto”.
La digitalizzazione è diventata la parola chiave anche e soprattutto nel mondo dell’editoria. È sempre più frequente guardarsi intorno e vedere quanto gli ebook si siano diffusi e abbiano sostituito i libri tradizionali cartacei al parco, sull’autobus, alla fermata della metro, in sala d’attesa, in tutti i luoghi in cui si è sempre colto qualcuno intento a leggere il famoso “tascabile”, il best-seller del momento in versione pocket, o il libro appena uscito dell’autore che amiamo e che non possiamo smettere di gustare,nemmeno quando siamo fuori casa.
Hanno fatto il loro ingresso sulla scena solo pochi anni fa e sembrava dovessero diventarne i protagonisti assoluti. Sono gli ebook, i libri elettronici, che in poco tempo hanno conquistato numerosi lettori. A distanza di qualche anno, però, vediamo se hanno davvero avuto la meglio sul vecchio e caro libro cartaceo e se hanno convinto i lettori ad abbandonare le consolidate tradizioni di lettura.
Che gli ebook stiano conquistando una fetta sempre più grande del mercato editoriale è ormai una certezza. A testimoniarlo i numeri delle vendite dei libri online che, anno dopo anno, fanno registrare un incremento, in alcuni casi anche considerevole. In cima alla classifica dei paesi in cui i libri elettronici hanno avuto, e continuano ad avere, un grande successo non possono che esserci gli Stati Uniti.