3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
L'idea di questo libro è partita dalla mia migliore amica che ha colto in queste poesie un filo conduttore surreale e romantico. Così un giorno mi disse posso prendere alcune tue poesie... mi servono... Ed ecco questa bellissima raccolta.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo si rifà al titolo di una poesia. All'inizio sembrava un po’ lungo, ma poi è piaciuto così... Corri a dirmi che mi ami.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libro “Cime tempestose”, la scrittrice Emily Bronte, perché nonostante abbia lasciato questa terra molto giovane è riuscita a vivere e lasciare tracce di rara intensità. Mi chiedo chissà cosa sarebbe stata capace se avesse vissuto più a lungo.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo perché nonostante l'e-book sia comodo e all'avanguardia, il fascino del libro tra le mani, il suo odore è di una bellezza insostituibile.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Fino a qualche anno fa non avrei mai creduto di poter diventare autore di libri, poi ho conosciuto la poesia e si è spalancato un oceano di emozioni prima invisibile ai miei occhi.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Era un giorno di fine estate e la mia migliore amica si catapultò a casa mia per un caffè. Ricordo che era particolarmente agitata e mentre il profumo di caffè si spandeva per la casa lei mi disse :"Ti fidi di me? Ho intenzione di raccogliere alcune tue poesie che quando leggo mi sembra di sognare" e io risposi: "Fa pure".
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non ho figli, ma credo che l'emozione sia più o meno simile. Scrivere poesie è frutto di sofferenze, sentimenti, tonfi esistenziali e trionfi di gioia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
A mia insaputa è stata l'attrice partenopea Lina Sastri, simbolo della napoletanità nel mondo, a cui l'ideatrice della raccolta Monica Picardi ha chiesto una recensione, e lei di getto e con passione ha accolto l'invito.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono molto favorevole all'audiolibro, avendo una cecità sopravvenuta per un incidente stradale, é per me un insostituibile supporto per accedere alla lettura. Infatti, insieme all'associazione culturale Colorando i Pensieri, di cui faccio parte, abbiamo ideato e prodotto un audiolibro di poesie dal titolo “Io Poeta”.