3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mi sono sentita un po’ come Monet che nei suoi quadri, con delle sfumature crea dei paesaggi e delle situazioni ordinarie che diventano poesie e movimento nello stesso tempo. 4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative? La scelta del titolo "Il maghetto Brunino" è stata del tutto spontanea e immediata.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'ipotetica isola deserta mi porterei dietro "Robinson Crosué" per utilizzarlo come manuale di sopravvivenza.
6. E-book o cartaceo?
Sicuramente cartaceo. Non vorrei mai perdere la libidine del profumo della carta e dell'inchiostro, mentre entro in contatto con un nuovo libro. Magari con la comodità dell'e-book quando sono fuori casa.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho intrapreso la carriera di scrittore a otto anni. Ho sempre scritto pensieri, diari, poesie, racconti, impressioni. Non ho mai avuto il coraggio di pubblicare, mi sentivo ancora un tantino a disagio nell'ipotesi di essere letta da persone che non conoscevo. Con gli anni ho capito che esistono molte similitudini tra le persone e che a volte condividerle può aiutare anche gli altri a prendere consapevolezza di alcune loro dinamiche. Gli anni mi hanno reso più coraggiosa.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dall'esigenza di creare un'opera che andasse bene per bambini e adulti, parlando al bambino interiore che ognuno ha in fondo al cuore. Volevo raccontare la biografia di una persona meravigliosa che ha avuto una vita molto densa e straordinaria come fosse una favola, che si prestasse come esempio per i bambini vittime di bullismo. Poi il caso ha voluto che proprio la fiaba che riguarda la biografia dovesse ricevere autorizzazioni da personalità della Germania, per cui ho dovuto rimuoverla. Il titolo l'ho conservato con piacere e le fiabe che ho inserito hanno conservato i diversi temi di base.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un po’ come quando nasce un figlio, la gestazione, immaginare come sarà, cosa accadrà, fiducia nel futuro, e tantissimo amore nel suo sviluppo.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia figlia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro penso sia un meraviglioso strumento sia per le persone che hanno limiti visivi, sia per persone avanti con gli anni che si affaticano davanti ad un libro. Eccezionale per bambini piccini che possono godere dei racconti anche come ninna nanna.