3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho autori contemporanei preferiti!
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è un remake della precedente, nata per far conoscere ad un pubblico ignaro di questo mestiere lo sforzo e la fatica nascosta del produttore teatrale.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sinceramente non ho una grande formazione letteraria, ma il contesto sociale in cui vivo è stato parte integrante ed ha contribuito in toto alla mia formazione.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare e denunciare ciò che accade! Non amo il Fantasy ma percorro la strada della denuncia, dei fatti veri, di quello che realmente accade per dare informazione.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il libro narra vicende reali, ma per motivi di privacy sono stati cambiati luoghi e fatti e persone.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno! Solo le mie visioni notturne durante le riflessioni.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il mio primo romanzo è stato letto da amici del campo, che mi hanno dato subito assenso e man forte per una pubblicazione.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Oggi è già E-book, il cartaceo è in via d'estinzione! È inutile sentire le solite menate "... e ma sia avere un libro tra le mani, sentire le pagine che si sfogliano, sentire l'odore della carta ecc.." tutte cazzate!!! Ormai bisogna adeguarsi al futuro e prenderne coscienza!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un ottimo prodotto a mio avviso!