Tengono il passo Ungaretti e Montale, meglio evitare Leopardi, Dante e D’Annunzio Come tutti gli anni, anche il 2013 è stato foriero di sorprese per gli studenti che hanno affrontato la prova di maturità. Questa volta, tra le tracce predisposte dal Ministero dell’Istruzione per la prova d’italiano, quella relativa all’analisi poetica riguardava il semi-sconosciuto (per molti alunni) Magris. Un nome a sorpresa, che non ha certo fatto sorridere i tanti studenti che avevano puntato tutto su autori più “approfonditi” nelle nostre scuole. Infatti, se si guardano le tracce scelte dal ministero negli ultimi quindici anni, molto sfruttati sono stati i nomi di Ungaretti, Montale e Quasimodo.