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BookSprint Edizioni Blog

Un breve ritratto della giovane pakistana candidata al premio Nobel per la pace per la sua battaglia pacifista a favore del diritto all’istruzione Malala Yousafzai è una ragazzina di 16 anni, pakistana, una studentessa. Ma non è solo una ragazzina, non è solo una studentessa. Malala è molto di più. Malala è il simbolo della lotta al terrorismo, Malala è il segnale che la rivoluzione, quella pacifica, può e deve partire dal basso, Malala è il messaggio che un libro può sconfiggere la tirannia, l’oppressione, persino la guerra.
All’inaugurazione presente la giovane pakistana Malala, candidata al Nobel per la pace per la sua lotta contro il terrorismo e l’analfabetismo Non poteva che essere lei, Malala Yousafzai, la sedicenne pakistana salvata e trapiantata in Inghilterra dopo l’attentato talebano dello scorso anno e candidata al prossimo premio Nobel per la pace per la sua lotta contro l’ignoranza e la tirannia, la madrina della nuovissima biblioteca di Birmingham. Malala che, nel suo discorso inaugurale, ha dichiarato che i “libri sono le armi contro il terrorismo”. Inaugurata il 3 settembre, la Library of Birmingham è entrata per onor di cronaca nel “Libro dei guinness dei primati” per essere la biblioteca più grande d’Europa.
La tecnologia e-ink degli eReader rende la lettura su questi dispositivi del tutto simile a quella su carta, se non addirittura superiore. Restano indietro gli schermi retroilluminati. Nel mondo dell’editoria, una domanda da sempre riempie il dibattito tra studiosi, esperti del settore e utenti: la lettura su eReader fa più o meno male rispetto alla lettura su carta? E nel confronto coi dispositivi con schermo retroilluminato, qual è la differenza?
Grazie all’applicazione per cellulari ideata da David Risher, dal 2013 la lettura sarà possibile in tutte le aree del mondo Leggere libri in Africa non è mai stato così semplice. Grazie all’applicazione per cellulari Wordlreader Mobile, promossa dalla omonima organizzazione no-profit (fondata nel 2009 da David Risher, ex dirigente di Amazon) che, proprio nel continente nero, ha distribuito e continua a distribuire nelle scuole lettori Kindle, ora anche nei paesi in via di sviluppo entrare in contatto con un libro non sarà più un’utopia. Sono infatti già più di 200mila gli utenti registrati e 500mila i lettori in questi ultimi mese.
«Mamma, mi sono svegliata!» Cominciavano così le giornate di Elisa. Il canto gioioso di sua figlia, Carlotta, con «la voce più melodiosa e bella di tutto il mio mondo» che segna le prime ore del mattino. Giacomo, l’uomo della sua vita, era già pronto per andare in fabbrica. Sembrava un giorno come gli altri, pieno d’impegni, semplice, felice. Nulla faceva pensare che quel giorno di primavera sarebbe stato l’ultimo, e che niente sarebbe più stato come prima.
Quella di cui stiamo per parlare non è una storia qualunque. A volte il caso si fa chiamare destino, e forse è proprio questo che a quel tempo è accaduto.
Non sentivo quel nome da parecchio tempo, ma quando l’ho rivisto lì, sulla copertina di quel libro stampato di fresco, l’ho riconosciuto subito. Ho dato un occhio alla quarta, e allora non ho più avuto dubbi.
Immagina di incominciare a scrivere una storia. Butti giù una frase, poi un’altra. Attacco graffiante, suona bene, sei proprio in vena. Già vedi il momento in cui invierai il manoscritto alla casa editrice, ti sembra quasi di toccare il tuo libro pubblicato.  Ma a un certo punto qualcosa si inceppa, le idee se la danno a gambe, si sparpagliano nei prati della tua mente. Provi a riprenderle, ma è tutto inutile. Metti da parte la storia, con tutte le buone intenzioni di riprenderla l’indomani. Ma il giorno seguente ti accorgi di non riuscire più a continuare, così ne inizi un’altra e cerchi di metterti l’animo in pace e dimenticare quell’incipit pieno di promesse. Ma perché farla finita così?
Librerie da spiaggia per una tintarella letteraria. È l’iniziativa di Legambiente Campania, che, con il prezioso contributo dei comuni balneari, ha piantato gli scaffali nella sabbia, proprio accanto agli ombrelloni, sulle stupende spiagge del litorale. Non restava che riempirli di libri, e BookSprint Edizioni non poteva mancare.
Proprio no. Questa volta non ce la faccio. Chiudo il libro e lo lancio dalla finestra, e che vada al diavolo il più lontano possibile.Quante volte abbiamo desiderato abbandonare un libro? E quante volte lo abbiamo realmente fatto (senza arrivare per forza all’estremo della defenestrazione)?Nella lettura c’è chi si prende tutte le libertà che gli spettano: sbircia il finale, salta i capitoli, pianta in asso il libro; e non gl’importa quanto la critica abbia osannato quella pubblicazione né quanto la storia della letteratura la tenga in considerazione. E c’è invece chi abbraccia la sua croce e arriva in fondo alla strada costi quel che costi, cercando di non pensare al peso e ai chilometri che restano (e magari, solo alla fine, procede alla defenestrazione).

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