1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi prende tantissimo, mi appaga, ma soprattutto mi incuriosisce, perché man mano che vado avanti nella stesura dell’opera faccio ricerca e ciò mi istruisce e completa sempre più; provo un’emozione talmente forte che risulta difficile da descrivere con le parole. Scrivendo, infine, riesco a sentirmi perfettamente in sintonia con il mio animo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Bergamo dove sono cresciuto e tutt'ora vivo, dove ho studiato fino al Liceo Scientifico. Poi ho studiato Medicina all'Università degli studi di Milano, laureato e specializzato in Medicina Interna. Sono un Medico ospedaliero. Divorziato, convivo ed ho due fantastici figli. Ho l'hobby del tennis della bici e dello sci. Amo molto anche andare in barca a vela d'altura, cosa che faccio regolarmente durante l'estate, avendo da molti anni la patente nautica oltre le sei miglia. Non ho mai deciso di diventare scrittore, diciamo che scrivere è un'idea che ho sempre avuto ed ultimamente ho avuto l'occasione di farlo, trovandovi molto piacere.
L’avvocato Aurora d’Errico nel suo libro "Amore, adulterio e separazione" affronta le tematiche del diritto di famiglia, del divorzio, della separazione, partendo dalle nozioni base del diritto, senza però tralasciare gli aspetti più sentimentali e psicologici di una delle questioni da sempre più complesse del vivere umano: l'amore, in particolare con tutte le sue implicazioni legate all'infedeltà. Il saggio è edito dalla BookSprint Edizioni ed è fruibile sia in versione cartacea che in quella elettronica.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Chi mi conosce direbbe sicuramente due cose di me: la prima è che difficilmente riesco a stare ferma e la seconda che amo la vita e il sapere più di ogni altra cosa al mondo. In effetti fin da quando ero una bambina la cosa che mi ha contraddistinto più degli altri è sempre stato il fatto di non riuscire a stare ferma per più di qualche minuto a tal punto che una tale iperattività mi ha indotto a frequentare contemporaneamente diversi sport tra cui anche le arti marziali. Altra mia caratteristica è la curiosità per la lettura che mi ha portato a leggere di tutto, dai testi filosofici a quelli di letteratura, dai testi di biologia a quelli di psicologia... Oltre a questo e al fatto che ho sempre scritto poesie e racconti in realtà non mi definirei affatto uno scrittore per non offendere i veri scrittori che hanno tutta la mia stima, ma semplicemente qualcuno che ama esternare le proprie sensazioni attraverso una penna.
Un viaggio rocambolesco che richiama il senso figurativo del viaggio come riscoperta e conoscenza interiore; una storia in cui il dato reale e quello fantastico si confondono, in cui la quotidianità lascia spazio al surreale. Questi gli elementi de “Il condottiero”, il libro nato dalla fantasia di Paolo Goldoni, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e disponibile nella consueta duplice veste del libro cartaceo ed elettronico.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Torre Annunziata in provincia di Napoli, diplomato in ragioneria e, terminati gli studi, arruolato nell'esercito come volontario dal 1998 al 2000. Nel 2001 ho lasciato a malincuore la mia amata città, il suo mare che ispirò la mia prima poesia, per trasferirmi a Quistello in provincia di Mantova per lavoro, dove tuttora risiedo. Sono sposato da 15 anni e ho due figlie. Come suddetto fu il mare che schiuse la "porticina" dell'anima, poi questa fu completamente spalancata dalla morte di mia madre. Da allora sono diventato lo scriba della mia stessa anima.
Rino Palmieri raccoglie in un saggio pensieri e opinioni che nascono da una riflessione attenta su aspetti e problematiche che opprimono la nostra società. “Pensieri in libertà” è un volume pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile come di consueto nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book. Il libro, strutturato come un saggio, è intervallato da alcune poesie che l’autore dedica alla moglie o che sono frutto di alcuni ricordi della sua vita.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto nel Comune di Terni, in Umbria.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“De bello gallico” di Giulio Cesare, versione bilingue. Cultura ed avventura.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Che presto subentrerà la fase discendente.
Dopo il libro “Botta e risposta”, Claudio Cajati torna in libreria con una nuova raccolta di racconti i “Racconti dell’incertezza”, pubblicata sempre dalla casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni e disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book. Ogni racconto ha vita a sé, e può essere letto indipendentemente dagli altri. Benché siano racconti molto brevi, infatti, hanno vita propria e sprizzano energia. Ci si immedesima, volta per volta, in ogni personaggio.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Napoli, e lì sono vissuto per 61 anni. Ma subito mi sono mostrato alieno dal solito 'napoletano verace': un mio professore universitario, ad Architettura, mi disse che sembravo uno svedese!
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"L'isola del tesoro" di Stevenson.