Le poesie che aprono la raccolta sono più che altro riflessioni pervase da un’aura di spiritualità che le rende affascinanti e misteriose e si riferiscono alla figura di un uomo in particolare, che tornerà più volte nella raccolta; è un uomo, un compagno, un amante senza nome, un personaggio il cui profilo è delineato da molteplici punti di vista, ma che non compare mai in maniera diretta, ma sempre e solo attraverso i sentimenti dell’autrice. Nelle poesie successive emerge una nota di religiosità, anche se l’amore inteso come emozione forte e totalizzante diventa il padrone di tutti i versi.
Ne “I petali di girasole” la persona amata è considerata come il sole che illumina la vita, proprio come i girasoli, fiori che nell’antichità rappresentavano proprio il Dio Sole, e che oggi sono considerati simbolo di allegria, gioia e amore, da qui il titolo della silloge poetica. Tutta la raccolta è pervasa da una libertà formale: non ci sono rime, né versi con un numero di sillabe prestabilito, si tratta quasi di un puro flusso di coscienza, che porta ad accostare le parole in base a criteri non convenzionali.
L’autrice, nata a Iasi in Romania il 4 novembre 1976, è una commessa ma coltiva numerose passioni come quelle per la scrittura e per l’arte.