1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a La Spezia, città nella quale ho vissuto fino a al compimento dei 27 anni. Coniugato con Luciana, ho una figlia, e per lavoro, mi sono trasferito prima a Torino poi a Bologna, città nella quale vivo tutt'ora. Non è esistito un momento in cui ho deciso di diventare scrittore ma la passione, se così si può dire, di scrivere, è giunta piano piano volendo mettere su carta memorie di fatti accadutomi nei vari periodi di vita.
Essere insegnanti oggi, non significa solo trasferire nozioni e conoscenze agli alunni, ma vuol dire seguire l’adolescente nella propria crescita, emotiva e intellettuale, anche quando si tratta di educazione musicale. Gli autori Antonio Frascerra e Antonio Aprile nel manuale “Educare alla musica… educare con la musica” (BookSprint Edizioni, disponibile anche in versione e-book), descrivono il metodo per avvicinare i giovani alla musica.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è una forma di comunicazione, di espressione della persona, un momento d' intimità dove le mie idee, le mie esperienze vengono messe nero su bianco. L'emozioni che si provano sono indescrivibili, il solo pensiero che qualcuno potrà leggere il mio libro mi rende una persona veramente felice.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il contenuto di questo libro si basa molto sulla mia vita reale, soprattutto sulla mia professione, la musica. Attraverso il mio percorso, i miei studi, la mia esperienza, ho cercato di dare una nuova visione per quanto riguarda l'insegnamento musicale e strumentale.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Milano da genitori abruzzesi. Vivo a Vaprio d'Adda e sono insegnante alle scuole superiori. Mi ritengo un ricercatore e ho deciso di comunicare, tramite un'opera scritta, le mie esperienze di vita. La cosa è stata maturata negli ultimi tre anni.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In genere la sera prima di andare a letto.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Roma, e cresciuto… È un po’ difficile dire dove sono cresciuto. A causa della mia disabilità sono cresciuto in collegio, ma non stabilmente in uno. Ho abitato in vari istituti sparsi per l'Italia ma la cosa più interessante è essere cresciuto con compagni che venivano da varie parti d'Italia. Per anni ho avuto come compagno Vittoriano che era di Trevi del Lazio; uno dei miei migliori amici che ho rivisto dopo 40 anni era di Trinitapoli; nella mia classe c'era un sardo, un siciliano, c'erano diversi pugliesi, un viterbese; Rocco era di Amante in Calabria, ognuno di questi ha portato la sua terra nella nostra classe.
Il rapporto tra uomo e Dio è intimo, personale e va custodito gelosamente. Dov'è Dio? Perché lo sentiamo lontano? E cosa bisogna fare per raggiungerlo, per vederlo, per essere in lui? Questi sono alcuni interrogativi che l’uomo si pone e Roberto Di Benedetto, attraverso il suo libro racconta di un viaggio, un dibattito proprio tra un uomo e Dio, per spiegare alcuni concetti religiosi. “Dialogo fra un uomo e Dio” è edito dalla BookSprint Edizioni ed è godibile nel duplice formato del cartaceo e dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Torino. A 27 anni mi sono laureato in medicina, dopo di che, per qualche tempo ho svolto l’attività di medico fiscale e di medico scolastico sempre a Torino; in seguito mi sono trasferito nei pressi di Moncalvo, nel basso Monferrato ( terra di vini e tartufi), dove sono stato medico mutualista per 18 anni. Ho poi dovuto lasciare il lavoro per malattia e ritornare a Torino. Ho studiato la medicina ayurvedica e pratico regolarmente lo yoga.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un parlare a cuore aperto con se stessi. È un lungo dialogo interiore, nel quale si attinge in una fonte interiore, per trovare ispirazione. È chiaro che la scrittura comporti disparate emozioni; spesso un quadro, un luogo, un brano o un momento particolare della mia vita, in base all'emozione che mi suscitano, mi spingono a riportare questa nei miei testi. In ogni caso, l'amore e l'uomo nel suo essere infinitamente complesso e vario, sono gli argomenti che ispirano maggiormente.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Mestre e qui sono cresciuto. Mestre e Marghera sono lo sviluppo di Venezia fuori dall'acqua, sono le fabbriche e i servizi. Le case per gli operai e i grandi centri commerciali. Tanta gioventù figlia di veneziani trapiantati dalla laguna alla terraferma. Sono cresciuto in una città viva e dinamica che guardava sempre alla bellezza di Venezia e della sua laguna, alla cultura che sapeva esprimere. Sono figlio di veneziani e tra i veneziani e la laguna vi è un vincolo affettivo indissolubile. Ma oggi le trasformazioni sociali in atto sono tali e tante che hanno completamente mutato il contesto cittadino che mi ha visto ragazzo.
Un viaggio nella Bibbia per comprendere il mondo e guardarlo con occhi diversi. Rosa Maria Rosella nel suo libro, “Al centro del cuore” propone un’interessante interpretazione tutta al femminile delle Sacre Scritture. Il libro è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.