1.Che cos’e per Lei scrivere, quali emozioni prova? Si può paragonare la lingua a una enorme tastiera che contiene tutte le parole, tutti i simboli, tutte le rime, ecolalie, allitterazioni, ritmi etc. Qualcuno ha detto che la lingua è più saggia dell’autore che la utilizza; può darsi, ma sicuramente è più vecchia – quando veniamo al mondo, tra le diverse cose dobbiamo imparare a parlare e poi a leggere e scrivere. Scopriamo che non solo le cose, ma quasi tutto “si chiama”, che la parola significa, e che con le parole si può raccontare cosa è successo, cosa si pensa, cosa si vuole. Impariamo che la lettera, una particella della parola, proviene dal disegno, dal segno. Che accanto alla lettera esiste la cifra, la lingua della matematica. Quelli che imparano bene la lingua e sanno utilizzare questa enorme tastiera, che sanno raccontare e spiegare – possono diventare scrittori. Non è facile raccontare, soprattutto riprodurre le emozioni e i pensieri, talvolta cosi complicati che non esistono le parole adeguate. Scrivere è anche una forma di contemplazione, che penetra la coscienza e arriva talvolta alla sub-coscienza.