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BookSprint Edizioni Blog

Martedì, 20 Febbraio 2018 13:10

Intervista all'autore - Agata Bonanno

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me è da sempre un bisogno che nasce dal profondo dell'anima. Ogni volta che scrivo una storia, sento vivere davvero i personaggi che racconto. Mi affeziono talmente tanto a loro che quando giungo alla fine della stesura del libro, mi dispiace immensamente dovermene separare. Tuttavia mi consola il fatto che in fondo, so che loro avranno nuova vita tra le pagine sfogliate dai lettori, ed io nuova ricchezza interiore. Sicuramente scrivere mi regala grande emozione.  
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere mi fa esternare una parte di me, quella parte che desidero far vedere mentre l'altra parte rimane protetta.   2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? In questo libro c'è tanto della mia vita reale anche se è stato scritto a 4 mani.   3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. In poche parole scrivere questo libro mi ha fatto capire tante cose che avevo perso di vista e con l'aiuto di Iole Testa, anzi direi che ci siamo aiutati entrambi perché a modo nostro stavamo passando un periodo buio e allora la scelta di scrivere “Gocce Colorate” ci ha dato uno spiraglio di luce.   4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative? La scelta del titolo è stata semplice anzi direi che già avevo deciso prima di scrivere la fine del libro.  
Sabato, 17 Febbraio 2018 16:40

Intervista all'autore: Marina Marcuzzi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nata a San Daniele del Friuli, una vivace cittadina friulana famosa per il prosciutto. Sono cresciuta e vivo ancora oggi a Cornino, un piccolo paesino poco distante da San Daniele. Questa località è conosciuta per la riserva naturale del lago di Cornino, dove negli anni '80 è stato reintrodotto il grifone, un rapace che era scomparso dalle nostre zone e dove la notte di Natale i subacquei di Udine celebrano una messa immergendosi nelle acque color smeraldo del lago stesso. Lavoro nel mio stesso comune di residenza e insegno Lettere presso la Scuola Secondaria di primo grado.  
Sabato, 17 Febbraio 2018 14:07

Intervista all'autore - Veronica Caracausi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è aprire le porte del cuore e della fantasia perché possano raggiungere altre persone. È un tirarsi fuori dal proprio nascondiglio e dire al mondo intero:" Qua ci sono anch'io".   2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? In queste pagine ci sono io con i miei pensieri, le mie lacrime e la mia gioia. Guardo ciò che mi circonda e me stessa attraverso i miei occhi.   3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Ho voluto far conoscere i paradisi ed i deserti della mia anima alle persone che avranno voglia di leggere questo libro.  
Sabato, 17 Febbraio 2018 13:48

Non voglio, voglio, lo faccio

Amore giovanile e primi approcci tra i sessi; questo e altro in “Non voglio, voglio, lo faccio”, l’ultimo romanzo dell’autore Fabrizio Fiorita, che ha affidato il suo lavoro alle cure della Casa Editrice BookSprint Edizioni e redendolo disponibile al grande pubblico anche nel formato digitale.   Nella Genova dei primi anni ’60 vivono Amina, studentessa dell’ultimo anno del Liceo Classico che, vergine, arde dal desiderio di concedersi al suo fidanzato, Fabrizio, che però non prende mai l’iniziativa. Ma cosa fare quando, a quasi 20 anni lui e 18 compiuti lei, risultano ancora minorenni per le leggi dell’epoca?   Il lettore verrà subito attratto dalla storia di Amina: fin dalle prime pagine, risulta chiarissimo il desiderio di Amina verso il suo fidanzato che, al contrario, sembra non desiderarla. Una storia avvincente, quindi, che tratta in maniera disinvolta un tema spesso considerato un tabù, ma che in fondo fa parte o ha fatto parte di ognuno di noi: il desiderio, la voglia di unirsi fisicamente alla persona che si ama, le prime esperienze adolescenziali. Una narrazione disinvolta e soprattutto esplicita, quella dell’autore, senza mezzi termini, quasi a voler comunicare al lettore che è bello esprimersi in maniera diretta e parlare di argomenti “scabrosi”, ma che dopotutto fanno parte della nostra realtà.
Sabato, 17 Febbraio 2018 13:41

Intervista all'autore - Fabrizio Fiorita

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Classe 1942, nato sfollato in un paesino dell'entroterra ligure-piemontese, mentre gli Alleati bombardavano Genova, la mia città. Infanzia coccolatissima da due genitori che avevano perso altri due figli sotto un bombardamento Alleato di Alessandria, che aveva distrutto una scuola ed un asilo uccidendo molte suore e ventotto bambini. Perdo mio padre a sedici anni. La mancanza della mia guida morale mi fa un po' sbandare, mi do alla politica e comunque mi diplomo a tempo giusto. Una cotta, una delusione, il giorno dopo mi arruolo nell'Esercito, dove presto servizio attivo per trentacinque anni, più altri cinque in Ausiliaria. Non ho mai "deciso" di diventare scrittore. Ho solo scritto, poi un'amica ha creduto in me e mi ha spinto a pubblicare.  
Mercoledì, 14 Febbraio 2018 11:53

Non è la mia storia

L’autrice Maria Cristina Razzini ha affidato alle cure della giovane Casa Editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, il suo coinvolgente romanzo: “Non è la mia storia”, acquistabile sia nella tradizionale versione cartacea che nel moderno e-book.   Ned è un ragazzo difficile per via della sua infanzia non molto felice. Un giorno riceve, per mano della nonna Ida, un pacco: un libro scritto dal padre che lo ha abbandonato da piccolo. Grazie a questo scopre molti lati del carattere del padre, il suo passato e le ragioni che lo hanno spinto ad abbandonarlo, riscoprendo così vecchie verità che sembravano ormai sepolte.  
Mercoledì, 14 Febbraio 2018 11:51

Intervista all'autore - Maria Cristina Razzini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Esco dalla realtà e entro in un mondo di fantasia, vivo le emozioni dei personaggi che diventano reali. Un po' come quando si legge un libro.   2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? C'è sempre una parte si di sé quando si scrive, a volte è reale a volte lo si fa inconsapevolmente, nel mio libro prevale l'inconsapevolezza.   3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Vivere una meravigliosa esperienza d'amore con il mio compagno e continuare da sola con lo stesso entusiasmo.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 13:27

Storie in memoria

L’autore Roberto Gaeta Carinucci cresce tra un collegio e l’altro, spesso tra le violenze delle suore e quelle dei compagni più grandi. Una volta diventato maggiorenne inizia a vivere la sua vita in maniera indipendente, cambiando spesso lavoro ma sperimentando tutto ciò che la capitale italiana può offrire: dal sesso alla droga fino all’intensa vita notturna. Dopo l’adozione da parte del suo vecchio datore di lavoro e poi la morte di quest’ultimo, Roberto si dedica alla politica.   Edita dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni e disponibile nel doppio formato cartaceo/ e-book, “Storia in memoria” è un’opera con un grande valore di testimonianza, soprattutto per i contenuti forti e diretti che l’autore richiama alla memoria. Lo stile è semplice, diretto, quasi colloquiale e questo permette al lettore di avvicinarsi ancora di più al testo, partecipando emotivamente ai fatti narrati. L’autore, infatti, descrive la sua vita difficile, fatta di alti e bassi diffondendo un messaggio molto positivo per tutti i lettori, quello di andare avanti sempre e non abbattersi di fronte alle difficoltà per quanto grandi siano.  
Martedì, 13 Febbraio 2018 13:21

Intervista all'autore - Roberto Gaeta Carinucci

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Da dove vengo non lo so, certamente sono uscito non gradito, il trovarmi solo e abbandonato mi ha rinforzato, scrittore fin da bambino, mai pensato di esserlo però oggi l'ho fatto, è il primo e sarà l'ultimo, no, l'ultimo ha un titolo speciale che infonde certezze dell'io futuro.   2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Pomeriggio e notte inoltrata.  

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