1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere la sento una cosa necessaria. È cercare di far venire alla luce qualcosa che è dentro di te e che necessariamente devi raccontare.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Praticamente niente. Ho cercato solo di immaginarmi uno spaccato di vita della generazione di cui faceva parte mio nonno paterno e che non ho mai conosciuto.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
L'opera in sé contiene svariati messaggi. Il più importante penso che sia quello che mette in risalto un sentimento come la speranza che può aiutarti ad andare incontro alla vita con fiducia anche nei momenti più bui.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata facile visto che il racconto inizia su un piccolo promontorio denominato "Prea" e finisce sempre in quel luogo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
A me piacciono molto gli scrittori americani della beat generation che raccontano del viaggio come percorso di vita e non come punto di partenza o di arrivo. Odiando anche solo il pensiero di trovarmi su un isola deserta cercherei di immaginarmi che la permanenza sull'isola è solo un breve episodio della mia vita, del mio viaggio.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrivere mi diverte e non l'ho mai immaginato come una professione.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Mentre stavo scendendo dal piccolo promontorio denominato Prea mi sono immaginato un giovane che, rientrando nel paese sottostante da quel luogo, trova la sorpresa di essere chiamato alle armi ed inviato al fronte nella Grande Guerra.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una cosa davvero emozionante. É un mix di emozioni e di paure, anche di aver scritto delle cavolate.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie, da cui mi aspetto sempre anche delle dure critiche.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Conosco un'amica che sente raccontare i libri mentre va in macchina al lavoro. Credo che sia un mezzo per divulgare l'opera degli scrittori anche se preferisco la carta stampata.