1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? La mia è una storia un po’ anomala, non sono la classica persona innamorata della scrittura ad ogni costo e soprattutto non mi considero un gran lettore, come d’altra parte si dice sia la maggior parte degli italiani; nonostante ciò, da circa sei anni, è subentrata una vera e propria esigenza di esprimere dei pensieri, delle storie, delle emozioni attraverso le parole scritte. Se però analizzo la mia vita, che di fatto è già pervasa da molte componenti artistiche quali l’architettura, la pittura e la musica, non dovrei stupirmi più di tanto di questo avvicinamento, visto che la scrittura è essa stessa arte. Ad ogni modo, tutto è iniziato verso il 2011 quando scrissi il mio primo romanzo “Salvate Marilyn!”, un libro completamente diverso da “Le pagine nascoste” ma, a detta di tanti, emozionante e vorticosamente intrigante; purtroppo non è stato ancora pubblicato, ma penso che mi attiverò al più presto per farlo.