1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Manfredonia in provincia di Foggia, ai piedi del Promontorio del Gargano. Mi sono sempre dedicata allo studio del canto, del pianoforte e delle lingue straniere, infatti sono docente di Lingua Inglese nella scuola secondaria di primo grado. Amo viaggiare per conoscere culture diverse e mettermi a confronto con esse. Ho sempre scritto diari personali dove esprimevo le mie emozioni, i miei successi, le mie delusioni. Il diario per me è sempre stato il mio amico fedele soprattutto nei momenti più difficili della mia vita. Mentre scrivevo ripetevo spesso a me stessa che un giorno avrei pubblicato quelle pagine… Ed ora quel sogno sta diventando realtà.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sono romantica. I romantici scrivevano in momenti di tranquillità per rivivere nella mente le emozioni vissute durante la giornata. Di solito dopo aver suonato il pianoforte, alla sera, entro nel mio studio e scrivo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piace molto leggere la Bibbia, Osho, Rumi e il libro che mi ha aiutata a prendere la decisione di andare avanti nella pubblicazione del mio libro è stato "Ricordati di Sorridere" di Daniele di Benedetti che si definisce "risvegliatore di felicità".
4. Perché è nata la sua opera?
L'opera nasce come uno sfogo personale per le esperienze d'Amore vissute che hanno segnato la mia crescita personale rinsaldando la mia Anima e rinforzando il mio Spirito e il mio carattere. È un messaggio d'Amore e di Speranza.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nel libro definisco i miei luoghi natali una Terra di Mezzo per dirla alla Tolkien. Luoghi da cui mi sono allontanata in seguito ad eventi anche traumatici. Luoghi che amo e porto nel cuore e ora mi hanno accolto di nuovo dopo una mia lunga permanenza in Veneto in provincia di Verona dove ho conosciuto persone meravigliose che porto nel cuore e che mi hanno aiutato a superare momenti di solitudine.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare emozioni che le parole non riescono ad esprimere a voce. Scrivere è vitale per l'Anima che vuole liberarsi e volare in luoghi dell'Altrove, soprattutto scrivere permette di entrare nel proprio cuore, nel proprio intimo, permette di mettersi a nudo e togliere quel velo di Maya che mai toglieremmo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il mio Vestito Rosa è un romanzo autobiografico, c'è la mia vita, le mie esperienze, i miei dolori, le mie speranze... Perché nonostante tutto bisogna sempre andare avanti nella vita continuando a salire quella scala di cristallo fatta di scalini e schegge come dice Langston Hughes nella sua poesia "La Madre"... ma in fondo al tunnel c'è sempre la Speranza di un nuovo Amore, c'è sempre la Luce, titolo dell'ultimo capitolo del mio romanzo.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sicuramente sono stati fondamentali gli Amori vissuti, la perdita prematura della mia cara Zia, e soprattutto è stata fondamentale la mia famiglia, mio sostegno, mio baluardo, mio faro nella notte.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La mia prima lettrice è stata mia madre che ha condiviso con me gioie e dolori e ha rivisto, commuovendosi, in quelle pagine la mia vita e mio padre che dopo averlo letto mi ha detto: "Hai sofferto molto".
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Per definizione mi definisco A-tecnologica. A me piace vivere il libro, tenerlo tra le mani, prendere appunti, sottolinearlo, farlo mio, sentire il profumo delle pagine di carta. Insomma non sono proprio a favore dell'ebook anche se so che è il futuro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è un'opportunità per tutti coloro che sono impossibilitati a leggere e aprire anche i loro cuori attraverso la lettura attenta di pagine scritte è un dono meraviglioso.