1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Cassano Ionio il 9 aprile 1957, nel profondo sud della provincia di Cosenza. Dopo le scuole d’infanzia frequento l’Istituto magistrale del paese. A 19 anni conseguo la maturità magistrale. A 20 anni frequento l’Università statale di Milano, Facoltà di Giurisprudenza, ma con scarsi risultati. Nel 1981 svolgo il servizio militare e nel 1982 comincio la mia vita lavorativa c/o il Politecnico di Milano, dove lavoro tutt’oggi, presso la biblioteca del Campus Leonardo. É stato un mio sogno da parecchi anni, sogno custodito in un cassetto e che ho riaperto negli ultimi tempi.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un momento preciso, scrivo di getto quando mi viene l'ispirazione.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non esiste un nome preciso o preferito mi piacciono molti giovani autori che si cimentano come me in questa nuova vita.
4. Perché è nata la sua opera?
Dopo aver scritto qualcosa sul sociale, ho voluto spaziare anche nel campo del "giallino" e dare lustro ai posti nella bergamasca che amo e vivo da 30 anni.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Lavorando nel campo delle biblioteche diciamo che ho voluto provare e quindi sono stato molto aiutato dall'ambiente universitario.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è tutto questo, è una evasione ed un modo da farmi conoscere verso i miei simili sperando che ciò che scrivo possa aiutare a vivere meglio o almeno a far trascorrere un po' di tempo in compagnia dei miei tascabili.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Diciamo che ogni autore mette sempre qualcosa di autobiografico, nel silenzio dell'ombra ho citato dei posti bellissimi dove trascorro del tempo spesso e volentieri. Amo il silenzio, amo la pace amo la natura.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Diciamo di no, solo la bellezza dei monti della bergamasca.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia compagna che legge ogni volta che scrivo un capitolo e la stesura viene dopo... la sua benedizione... ahahaha.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo sì, anche se io amo molto il cartaceo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Bisogna adeguarsi alla tecnologia e alle nuove frontiere.