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05 Set
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Intervista all'autore - Patrizia Stecca

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Una meravigliosa emozione, mai provata prima. Quanto più vado avanti a scrivere più mi vengono idee nuove, che mi entusiasmano e mi rendono orgogliosa del lavoro che sto svolgendo.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Onestamente nulla.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato tanto, sono una persona con molta fantasia, almeno spero di esserlo. E oggi, vedendo che ho scritto questo romanzo, tutto ciò è per me un sogno diventato realtà.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata abbastanza facile e spontanea, visto che Doroty (la protagonista) non ha vissuto nulla della sua vita, non ha potuto godersi l'infanzia, né l'adolescenza, né la gioia di essere mamma ecc... Quindi "Doroty... una vita mai vissuta" è per me il titolo giusto.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Beh...., se devo essere sincera, in tali condizioni preferirei con me un solo libro: la Bibbia! Mi darebbe la forza e la speranza di riuscire a sopravvivere.
 
6. Ebook o cartaceo?
Il cartaceo per me è il libro classico, quello che per secoli ci ha tramandato fatti, storie, informazioni di vario tipo. Però mi rendo conto che oggigiorno la tecnologia va avanti, quindi meglio adeguarsi ai tempi attuali.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L'ho deciso quando, raccontando questa storia a parenti ed amici, ho ricevuto da loro bei complimenti. Ho deciso di pubblicare questa storia perché secondo me ne valeva la pena, poi volevo mettermi in gioco. Quindi ho voluto intraprendere questo percorso.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La storia che avevo pensato volevo trasmetterla agli altri, quindi scrivere un libro per me era il modo migliore per poterlo fare. Un aneddoto che mi sovviene potrebbe essere questo: Doroty, accompagnando Hanna fuori la palestra, non sa che a pochi metri da lei c'è Robert, l'amore della sua vita, mai più visto da diciotto anni. Se sapesse che lui è così vicino....
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
É un’emozione straordinaria, sembra come essere in un sogno. Stupendo! Bellissimo!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio marito.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente abbraccia una vasta schiera di appassionati. A me piace molto anche questa nuova frontiera. Penso anche possa diffondersi maggiormente, perché è un modo carino, un nuovo tipo di espressione legato al mondo della scrittura.
 

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Mercoledì, 05 Settembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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