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BookSprint Edizioni Blog

06 Set
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Intervista all'autore - Gabriele Montefusco

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Benevento quando i miei genitori vivevano a Piano di Sorrento, tuttavia dopo quattro anni decisero di trasferirsi in Puglia, regione in cui nacque mia madre. Sono cresciuto in un paesino in provincia di Taranto, a pochi chilometri dal mare, circondato da una sterminata campagna che, ahimè, si riduce sempre di più. E là dove c'era l'erba ora c'è una città, come canterebbe Celentano.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Innanzitutto gli consiglierei di leggere, che è quello che davvero conta. E poi io detesto le persone che mi dicono "leggi questo, leggi quello", è il libro che sceglie il lettore, non il contrario; altrimenti si tratterebbe di libri di scuola. Quindi mi comporto di conseguenza e non consiglio a nessuno di leggere qualcosa in particolare, sarebbe come obbligare le fragole a crescere d'inverno.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Se mi si parla di "sostituzione" del libro cartaceo, la mia risposta è che si tratta del tragico sintomo di una società malata che cancella il passato e lo ripudia. Una società che si nutre di cibi preconfezionati e libri digitali usa e getta.
Tuttavia, credo fortemente nel progresso intelligente e l'e-book è un grande supporto per chi legge molto ed è costretto a viaggiare continuamente. D'altronde una piccola penna USB sostituisce una libreria intera.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura per me è stato un amore casuale, una ragazza incontrata per caso alla fermata del bus. Nulla di stabilito o ponderato in precedenza ma neanche un colpo di fulmine. È stata una via di mezzo insomma.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Non c'è nulla in particolare che mi abbia spinto a scrivere "Se è vero come dicono". É successo. Anche la storia è venuta via via da sé. Non c'è niente di premeditato.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio comunicare in questo libro, come dico nella Sinossi di copertina, non vuole assolutamente essere un insegnamento. Vuole dire solo che sbagliamo quando ci sentiamo traditi dalla vita, quando siamo infelici perché siamo infelici. Perché non è scritto da nessuna parte che la felicità sia un diritto, che una vita bella ed emozionante sia un diritto. La vita non promette nulla e bisogna apprezzarla per quel che vale.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi sono ritrovato a scrivere da un giorno all'altro perché ho provato per caso, come potrebbe essere la prima sigaretta che non ho mai avuto. E posso solo dire che bisogna aver letto davvero molto prima di provare a scrivere qualcosa di decente, perché di libri da ombrellone né è pieno il mondo e non serve incrementarne ulteriormente la quantità.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Purtroppo no, non ricordo nessuna scintilla che abbia dato inizio alla stesura di questo romanzo, ricordo solo che è stato come se il libro in sé esistesse già e io lo stessi solo ricopiando.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai. Avevo altri progetti, sicuramente, altri finali, altri intrecci della trama. Ma un libro è come un labirinto, ci sono tante strade e solo una è quella giusta. Chissà se io l'ho trovata.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ho mai deciso e penso non lo farò mai. Avere un autore preferito significa aver letto tutto di lui e amare alla follia ogni sua opera. E questa condizione difficilmente si riesce a soddisfare.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
In genere uso l'audiolibro quando non riesco a prendere sonno. Ma non ascolterei mai un audiolibro prima di aver letto il libro personalmente. Ma comunque, se abbiamo avuto un'infanzia felice perché un genitore ci raccontava le favole, perché non dovremmo avere una vita felice con qualcuno che la sera ci racconta i libri?
 
 

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Giovedì, 06 Settembre 2018 | di @BookSprint Edizioni

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