1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Dicono che sono un bel settantenne nato a Cagliari dove ho vissuto un’infanzia ed adolescenza normali in una famiglia modesta e dignitosa. I miei studi mi hanno indirizzato verso il comando marittimo mercantile ed ho navigato alcuni anni. Sono poi entrato a far parte di una società che gestisce lavori ed assistenza navale e qui ho raggiunto l'età della pensione. Non ho mai pensato di diventare "scrittore" ma avendo la tendenza a scrivere storie di sofferte vicissitudini umane ho indirizzato questa verso la poesia con cui ho un miglior rapporto. Da lì la decisione di renderla pubblica.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un particolare momento! Tutto nasce all'improvviso, basta, a volte, una canzone o un qualunque ricordo che stimoli la mia creatività per far nascere in me la voglia di scrivere ciò che poi trasformo in poesia.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho una grande cultura poetico letteraria ed è per questo che non seguo particolari autori. Mi piace in genere la narrativa che sappia di mistero e misticismo religioso, anche che si avvicini alla probabile vita non più terrena!
Ho letto "Nel nome della rosa" di U. Eco ed "Il codice Da Vinci" di D. Brown.
Altri romanzi di avventura di vari autori.
4. Perché è nata la sua opera?
Un po' per caso e un po' perché i lettori di alcuni miei scritti mi incoraggiavano verso una possibile condivisione. Molti anni fa scrivevo il diario di bordo ma non era soddisfacente. Ho poi cominciato a scrivere lettere d'amore per colleghi poco romantici ed infine sono arrivato al "mio diario" con le mie lettere d'amore e le mie canzoni che facevo musicare. Sono poi giunto alle poesie da cui non mi stacco.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Come già detto non ho una grande formazione letteraria, mi sono sempre occupato di meccanica, barche e navi ed il loro rapporto col mare, non dedicando particolare attenzione a ciò che non aveva attinenza col mio lavoro.
Solo col tempo e la passione per la "poesia", seppure triste, il mio carattere romantico e solitario ha spostato l'attenzione dai trattati tecnici marinareschi a letture più consone alla mia personalità.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
É un po' l'uno e un po' l'altro. A volte si fugge dalla realtà inopportuna e ci si rifugia nella poesia. Altre volte con la poesia si cerca di raccontare la vissuta realtà dandole un tono romantico.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi molto. Alcune poesie, per quanto romanzate, prendono spunto da storie vissute o fortemente desiderate. Altre descrivono momenti vissuti ma mai capiti a fondo e rivisti poi con la maturità della avanzata età.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non necessariamente. La mia compagna, i miei figli ed alcuni amici hanno contribuito valorizzando i miei scritti e dando quindi più forza alla mia voglia di emergere condividendo la mia raccolta.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Nessuno ha mai letto la mia raccolta completa (a parte l'editore) ma alcune mie opere sono state lette in diversi concorsi poetici e sono state apprezzate.
Alcune altre sono state viste da amici che, leggendole, non hanno lesinato complimenti verso il "lupo di mare" che indossa l'abito del poeta.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Molto probabilmente sarà così. Il progresso ci sommergerà e verrà quasi automatico cercarci il nostro libro da leggere sul nostro telefono o sul tablet. Già li usiamo per scrivere memorie od appunti senza portarci il notes, ma non ci porteremo più neanche i libri che ci accompagneranno nel nostro relax.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che anche questa innovazione prenderà il suo spazio togliendolo al cartaceo ed all'Ebook. Andremo in vacanza senza il peso dei volumi e ci piacerà "sentirlo" il nostro romanzo preferito.