1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Como da padre comasco e madre siciliana. Ecco il motivo per cui mi sento Italo-Siciliano, inoltre avendo anche mia moglie origini sicule posso dire che entrambi i nostri figli hanno tre quarti di sangue siciliano. Uno scrittore disse che la Sicilia è un'isola bagnata dal mare, dal sangue e dalle lacrime. Si può condividere ma è estremamente riduttivo, la Sicilia è molto di più: trasuda storia, cultura, paesaggi incantevoli. È una terra ricca di tutto ciò che si può trovare in ogni altra parte del mondo, sarebbe triste e ingiusto considerarne solo gli aspetti negativi. Como è una piccola città incantevole, e lo dico cercando di immaginarmi un turista che la viene a visitare. Bella e strategicamente di lusso, essendo attaccata alla Svizzera, vicinissima a Milano e nel raggio di circa mille chilometri a diverse importanti città europee. Poi abbiamo un lago che... è tanta tanta roba davvero.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me significa esternare tutto quello che ho dentro, come mettere la mia anima a nudo. Significa sfogare tutto lo stress della giornata, significa anche capire me stessa perché quando rileggi ciò che hai scritto, ti riconosci in una persona che pensavi di essere solo a metà.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro è presente la mia storia quindi direi che è la mia vita al 100%. Ho pensato di scrivere quello che mi è accaduto per metabolizzarlo e per rendermi conto che nonostante tutto ce l'ho fatta. Ho superato gli ostacoli della vita e sono stata pronta a condividerli con gli altri per far capire che nella vita, nonostante le difficoltà ci si può sempre rialzare.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io sono di Roma, città in cui vivo fin dalla nascita. Ho viaggiato molto perché amo conoscere luoghi e culture differenti dai miei. Per questo posso affermare con orgoglio di abitare nella città più bella del mondo e che per nulla sarei disposta a lasciare. Non ricordo quando ho deciso di diventare scrittrice. Oltre ai viaggi, amo - da sempre - scrivere e dedicare il mio tempo libero a diverse attività di volontariato. Probabilmente, dopo aver vissuto esperienze a dir poco "singolari", ad un certo punto della vita ho deciso di rendere "pubblici" i miei racconti "privati". Amici e familiari mi definiscono una donna "forte e combattiva" per le esperienze che ho vissuto e, in verità, subito mio malgrado ma, poi, sempre coraggiosamente "superato".
La capacità di scrivere, di raccontare emozioni attraverso le parole, non è una qualità che nasce con l’uomo ma può affiorare anche all’improvviso, così come è successo a Mario Ugo Consani autore della raccolta di poesie “Inaspettata vena poetica”. 85 poesie in rima baciata nate dall’osservazione delle cose semplici della vita, come la natura e l’amore. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile sia nel formato cartaceo che in quello e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Da alcuni anni a questa parte scrivere per me è una grandissima soddisfazione. Ciò, nonostante lo faccia soltanto per una ristretta cerchia di pubblico: parenti, amici, conoscenti. Mi esalto a tal punto che, a detta degli altri, non mia, riesco a rendere avvincente anche un semplice commento. Perché ci metto sempre il cuore. Ma è quando scrivo le poesie che raggiungo il mio apice massimo. Mi prendono a tal punto che dall'emozione - mi tremano persino le mani - passo alla commozione. Non cerebrale, per carità, ma a livello di occhi umidi e persino di lacrime, se non addirittura pianto quasi dirotto. Ma poi mi fanno stare bene, tanto bene per ore e ore fino alla prossima che scriverò per cui tornerà la medesima sofferenza quanto la successiva e solita soddisfazione. Il peso che, prima, sento sulle spalle, dopo aver composto svanisce. Magari dura poco, ma mi è sufficiente per distrarre la mia vita dalle troppe delusioni che la affliggono. Scrivere poesie per me è si sofferenza, ma anche gioia. Immensa.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Salute! Sono nato e cresciuto a Gattinara, un paesone di circa novemila anime situato nel nord del Piemonte. Da una decina di anni vivo a Lenta, un paesino di circa 800 anime vicino a Gattinara, in provincia di Vercelli.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei William Blake per quanto riguarda la poesia e saghe nordiche per esempio il Canzoniere Eddico.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato nella zona alta di Napoli, a Posillipo. Il sangue è partenopeo a tutti gli effetti, ma mi considero di adozione Toscana, poiché all’età di nove anni mi sono trasferito a Firenze. Adesso sono undici anni che vivo a Greve in Chianti, un piccolo paradiso terrestre, precisamente a metà strada tra Siena e Firenze. Quindi posso dire di aver vissuto infanzia e adolescenza nelle due città a parer mio più belle d'Italia. Ricche di arte e cultura.
Trovare un lavoro oggi è quasi un sogno, che diventa incubo quando quello che dovrebbe essere, oltre ad un diritto, anche un piacere si trasforma in incubo. È questo il passaggio che si racconta nel romanzo di Giuseppe Bevilacqua, giovanissimo autore che pubblica con i tipi della casa editrice BookSprint Edizioni. L’autore, ancora studente presso la facoltà di Filosofia, si applica con buoni risultati anche nell’esercizio della scrittura e da qui la nascita del suo romanzo: “Io Iena”.
La doppia vita di Megan all’apparenza una ragazza come le altre, ma cresciuta come un’assassina e una ladra, è al centro della narrazione de “La bellezza di un rubino tagliente” il libro nato dalla fantasia della giovane autrice Martina Amoruso e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni. Un corposo volume di 332 pagine, ricco di colpi di scena e eventi inaspettati, che è fruibile sia nella classica veste della brossura cactacea, che in quella del formato elettronico.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è dare vita a un mondo. C'è un'idea, uno o due personaggi, un luogo o un'immagine... un nucleo insomma, e da lì si sviluppa tutto il resto, spesso spontaneamente. Scene e personaggi che si intrecciano sempre di più. Quando scrivo sento di fare la cosa giusta. Pace quindi, principalmente pace. E anche un po' di senso di onnipotenza, ogni tanto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Dipende da quale punto di vista. Non ci sono avvenimenti veri e propri ricalcati su qualcosa che mi è capitato, né personaggi. Ci sono però molte cose che ho imparato negli anni e a cui credo molto.