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BookSprint Edizioni Blog

Venerdì, 19 Novembre 2021 16:39

Intervista all'autore - Mirko Renda

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Contribuire! Se scrivi una ricetta di cucina stai contribuendo a migliorare il bagaglio culturale di un cuoco o di una casalinga magari, se racconti una verità stai contribuendo a presentarla nel mondo e magari qualcuno sicuramente ne beneficerà o da tempo la aspettava qualcun altro magari avendola vista non si sentirà solo sapendo che non lo è. Le emozioni che provo sono di gioia anche se a volte per raccontare certe esperienze si deve fare i conti con il passato...   Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Ho giurato di scrivere tutta la verità, quindi posso tranquillamente dire che in questo libro c'è solo la mia vita reale.   Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Ha significato fare un viaggio nel passato, affrontare una parte di me che vive in esso. Un viaggio interiore profondo e "guidato", ha significato spezzare delle "catene", dei "blocchi" ma non solo. Scrivere quest'opera è stato mettere in discussione molte cose, scoprire altre "verità", è stato passione ma la cosa più bella è che è stato Amore.   La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative? Bellissima domanda! La scelta del titolo è stata molto combattuta ed è solo leggendolo che si capirà il motivo. La verità è che non sapevo tante cose quando ho scritto la mia esperienza ed infatti ho impiegato anni per completarlo, appunto per il titolo! Avevo scritto ciò che era accaduto ma nessuno al mondo sembrava saper dare una spiegazione, ed è questo che mi ha spinto alla "ricerca" e poi tutto è venuto da sé!   In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché? Sicuramente "il quaderno dell'amore" commissionato da Padre Pio. Un libro con poche pagine che racchiudono delle grandi verità, un esempio della possibilità di entrare in connessione con Dio ma purtroppo anche la testimonianza del fatto che l'uomo spesso non voglia accettare ciò che non vede e se non lo vede è solo perché guarda con gli strumenti sbagliati. quel suo libro lo paragonerei ad una chiave a disposizione di tutti ma non per tutti! Quando fu chiesto al padre Pio di rivelare il segreto degli Angeli lui si rifiutò.Uun altro autore che sicuramente vorrei con me su quell'isola è Italo Pentimalli perché è una persona, un ricercatore e tanto altro che non dà niente per scontato e credo sia sulla direzione giusta!   Ebook o cartaceo? Un’emozione viene trasmessa e basta! Un'esperienza viene assimilata che sia Ebook o cartaceo non ha molta importanza però adesso c'è più scelta quindi basta solo scegliere... io comunque scelgo il cartaceo!   Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore? Solo da poco tempo e per quanto riguarda il motivo posso dire con certezza che l'unico mio obbiettivo è poter contribuire nel mondo.   Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo? Se mi avesse fatto questa domanda mesi fa sicurante avrei cercato di deviare il discorso ma non oggi perché ciò che accadde mi sconvolse parecchio allora ma adesso è tutto chiaro! Non è nato per una idea ma bensì per una apparizione del mio Angelo e me lo disse chiaramente! Sono felice di questa domanda.   Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro? Considerando che sono passati anni a causa di blocchi interiori e di ricerche e di lavoro su me stesso, percorsi, ostacoli, prove, vederlo adesso prendere corpo non è altro che il risultato di un buon lavoro interiore e provo gioia, come una storia dal lieto fine!   Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro? La prima persona in assoluto è stata mia nipote Annalisa che mi ha aiutato nelle correzioni grammaticali e mi ha sostenuto senza giudizio, nel suo silenzio mi stava vicino anche se abitiamo lontani!   Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? Da non sottovalutare! Credo occuperà una fetta importante di mercato.    
Giovedì, 18 Novembre 2021 17:01

Intervista all'autore - Massimiliano Maini -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me, è un modo per condividere le emozioni e per dargli una forma concreta. Tra l'altro io sono un esperto di riconoscimento delle emozioni e delle espressioni, e questo mi ha aiutato molto nel dare un’anima reale a tutti i personaggi del romanzo. Con questo approccio ho cercato di creare un romanzo immersivo, nel quale il lettore ci si ritrova e sente le emozioni dei vari personaggi, come se le stesse vivendo in prima persona.
Giovedì, 18 Novembre 2021 11:52

Intervista all'autore -Francesca Monfardini-

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono una ragazza di 21 anni diplomata presso il liceo scientifico di Pistoia. Al momento frequento l’università di Firenze. La mia passione per la scrittura è nata in tenera età quando i miei genitori mi leggevano le classiche favole prima di andare a dormire. Queste mi facevano sognare ad occhi aperti. Mi hanno sempre affascinato le parole e il potere che hanno sulle persone, sia in positivo che in negativo. Ho sempre avuto il desiderio di poter scrivere un libro, proprio per cercare di far provare le stesse emozioni che percepivo quando ero piccola.
Giovedì, 18 Novembre 2021 10:36

Intervista all'autore - Attilio Saletta -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Torino Nonostante le difficoltà continuo ad avere un rapporto dinamico con il vivere stesso. In realtà non mi considero uno scrittore, i miei lavori sono percorsi narrativi.
Mercoledì, 17 Novembre 2021 16:46

Intervista all'autore - Pino Scorciapino -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Ho 66 anni, nato il 2 febbraio 1955. Sposato, ho due figlie e due nipoti, un ragazzo di 15 anni ed una bambina di 3. Ho vinto il concorso e per trenta anni a Palermo ho lavorato come dirigente alla Regione. Mi sono occupato di fondi europei e, all’inizio, di imprenditoria giovanile. Dal 2018 in pensione, sono tornato stabilmente nel mio paese d’origine, Troina, cittadina nel cuore della Sicilia. Ho pubblicato il mio primo libro a 19 anni, nel 1974. Scrivere fa parte di me, probabilmente è la mia privilegiata modalità espressiva, comunicativa. Questo è il mio libro numero 13. Fondamentalmente sono un cronista. Ho collaborato nel tempo inizialmente come redattore locale con quotidiani e periodici siciliani e sono iscritto all’Ordine dei giornalisti nell’elenco dei pubblicisti dal 1987. Adesso collaboro dal 2018 con il “Centro Studi Pio La Torre” di Palermo. Mi occupo in prevalenza, anche se non esclusivamente, di politica internazionale, armamenti, disarmo. Sono tornato al mio primo amore. Infatti sono laureato in Scienze politiche, indirizzo internazionale. Ho sempre molto pudore a definirmi scrittore, anche dopo aver pubblicato finora tredici libri. Più che altro sono un saggista, un raccontatore, uno storico, un biografo. Tuttavia mi rendo conto, a posteriori, che in tante delle centinaia di pagine scritte, in qualche modo, pur non essendo un romanziere, finisco per essere uno scrittore. Per restare a questo libro, nel terzo saggio ossia nell’ultimo, dichiaro di aver volutamente adottato un approccio da scrittore. Per prendermi una maggiore libertà di giudizio. O, almeno, ho tentato questo approccio.
Mercoledì, 17 Novembre 2021 15:24

Intervista all'autore - Giulia Aiazzi

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Mi chiamo Giulia Aiazzi, ho 30 anni e sono cresciuta a Prato, in Toscana. Io sono figlia unica e da bambina, quando le mie amiche partivano per le vacanze estive, restavo da sola a casa, e per sentirmi più vicino a loro e passare il tempo ho iniziato a scrivere, immaginando di vivere con loro avventure in mondi fantastici. L'estate passava ma non la mia voglia di scrivere: avevo trovato il mio modo per evadere dalla realtà.
Mercoledì, 17 Novembre 2021 15:24

Intervista all'autore - Giulia Aiazzi

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Mi chiamo Giulia Aiazzi, ho 30 anni e sono cresciuta a Prato, in Toscana. Io sono figlia unica e da bambina, quando le mie amiche partivano per le vacanze estive, restavo da sola a casa, e per sentirmi più vicino a loro e passare il tempo ho iniziato a scrivere, immaginando di vivere con loro avventure in mondi fantastici. L'estate passava ma non la mia voglia di scrivere: avevo trovato il mio modo per evadere dalla realtà.
Mercoledì, 17 Novembre 2021 11:18

Intervista all'autore - Massimiliano Grillo

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono Nato a Milano è cresciuto nella medesima città fino a quando non scelsi di spostarmi a Venezia dove tuttora vivo.    Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Sicuramente “Vivi come se dovessi morire domani: Impara come se dovessi vivere per sempre” di Arun Gandhi. Un libro che possa spiegare ad un giovane la cosa più preziosa che ha…il Tempo. Imparare a non sprecarlo fa diventare adulti.
Mercoledì, 17 Novembre 2021 10:19

Intervista all'autore - Massimiliano Cignitti

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me significa "isolarmi" dalla vita reale, fantasticare con la mente le cose belle da fare o che avrei voluto fare, mettere su carta tutte le emozioni che si provano nel vedere un tramonto, un cane che passeggia, una coppia che si tiene per mano. Scrivere, per me è un tumulto di adrenalina.
Martedì, 16 Novembre 2021 18:04

Intervista all'autore - Mario Bonazzoli

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Nato a Cremona, mi sono trasferito ad Ivrea dopo l'assunzione alla Olivetti, Attualmente pensionato, mi ritengo un padano, o meglio un cremonese dock ed a breve ritornerò nella mia città. Non c'è stato un momento specifico in cui ho deciso di diventare uno scrittore, anche se io mi stupisco ancora per questa definizione! Ho incominciato a scrivere dei diari giornalieri e ne ho apprezzato l'utilità. Passare a scrivere libri autobiografici e di fantascienza, il passo è stato breve, scoprendo in me una fantasia che mi ha parecchio meravigliato!

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