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BookSprint Edizioni Blog

24 Ago
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Intervista all'autore - Carlo Del Misto -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un modo di esprimere la propria personalità e comunque rappresenta un bisogno dell'anima insopprimibile.
Per parafrasare Crepet, è una conseguenza strabiliante della noia perché è una rivoluzione contro quella condizione che soprattutto al giorno d'oggi, il mondo costretto all'uso smodato della tecnologia digitale sta comunicando con il suo assoggettamento ai social. Ma questo è accaduto in tutte le epoche storiche e penso per esempio ai movimenti artistici che hanno operato una grandissima rottura con l’immediato passato, impressionisti, surrealisti ecc...
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
C'è tutto il mio excursus scolastico di docente a contatto con una gioventù soprattutto quella odierna, annoiata e senza stimoli apparenti. Il libro è rivolto proprio a loro perché è stato scritto da loro sostanzialmente, i miei alunni che giustamente stimolati hanno saputo rendere profittevole la rivoluzione contro la noia.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho posto una domanda secca ai miei ragazzi: "come dev'essere per voi il prof efficiente ed efficace”. Il libro dà piena contezza di cosa ne pensano i giovani con ampie considerazioni su varie tematiche e un'ottima proprietà di linguaggio e non nascondo la soddisfazione di aver letto fra i vari temi qualcuno che mi rappresentava come il prof. ideale. È stata una sfida per me e per i miei alunni, una battaglia contro la noia che abbiamo combattuto e vinto egregiamente.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo rimanda alla traccia del tema che gli alunni hanno svolto, sul professore efficace ed efficiente, ma contiene un importante meta-analisi del metodo "flipped learning" laddove le diverse esperienze di studio e ricerca hanno formato oggetto di approfondimento dell'innovativo e quanto mai necessario capovolgimento didattico da cui Flipped Classroom che già tanti docenti innovativi stanno preziosamente applicando nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Rileggerei per l'ennesima volta "Il Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas padre, con traduzione di Emilio Franceschini e saggio introduttivo di Umberto Eco, 915 pagine di amore, tradimento, sopruso, vendetta, voglia di resistere e coraggio di soccombere, come scriveva Alessandro Perissinotto. Porterei anche "Guerra e Pace" di Tolstoj, immancabile ed irrinunciabile.
 
Ebook o cartaceo?
L'odore dell'inchiostro è inconfondibile e mi attira a tenere il libro fra le mani e sfogliarlo e poi l'odore della carta è un elemento fondamentale, ma anche la comodità di un ebook non è da poco, tuttavia preferisco il cartaceo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ormai sono anni che scrivo. Prima da dilettante, poi col passare degli anni con l'aumentare delle letture e con le esperienze di vita sono aumentate anche le occasioni di scrittura più impegnata e approfondita. Ma è un percorso necessariamente costellato di quelle che un mio caro amico, Michele Urrasio, Poeta strabiliante, definiva: "la somma delle nostre sottrazioni"
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho semplicemente assegnato un tema ai miei alunni che lo hanno sviluppato in maniera così accattivante che non potevo non rendere noto che tipo di pensieri positivi e ben definiti attraversa la mente di un ragazzo di 15-17 anni che la società definisce solo come amebe nel bel mezzo delle turbe ormonali. Una ricompensa per me e per loro che hanno avuto giustizia contro i luoghi comuni.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È sempre un'esperienza unica e formativa. Non mi stupirò mai abbastanza di rilevare quanto io sia capace di meraviglia stringendo la mia ultima "creatura" o leggendone per mia stessa passione qualche pagina.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia redattrice personale della BookSprint cui ho da tempo accordato fiducia ben riposta e il mio ottimo correttore bozze che riesce sempre ad entrare fino al midollo di quanto io intendevo rappresentare.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una occasione da non perdere. La mia prima volta è stata con "Uno nessuno e centomila", una fruizione tutta d'un fiato.

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1 COMMENTO

  • Link al commento Mina inviato da Mina

    Molto bella l intervista...rende la chiave di lettura del libro.. molto bello il sito.

    Martedì, 18 Ottobre 2022 08:04

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