Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Milano dove ho vissuto fino ai 29 anni. Mi sono poi trasferito in campagna, in valle Staffora, e l'anno successivo a Carezzano in provincia di Alessandria, dove abito tutt'ora.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Per un adolescente, consiglierei libri che siano non solo coinvolgenti, ma anche stimolanti e in grado di offrire prospettive diverse. Ce ne sono moltissimi, da "Harry Potter" a "Il giornalino i Gian Burrasca", Da "Il Signore degli anelli" a "Pippi Calzelunghe". Il vecchio e il mare, Il giro del mondo in 80 giorni, Dune, e moltissimi altri.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sicuramente gli eBook sono molto comodi, puoi portare con te una biblioteca in pochissimo spazio. Non usando poi carta e inchiostro, sono ecologici.
Ma il profumo della carta e il piacere di girare le pagine fisicamente, sono impagabili.
Secondo me, nonostante il crescente interesse verso gli eBook, il libro cartaceo continuerà ad avere un largo seguito.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è per me una miscela delle due cose: vi sono momenti di ispirazione improvvisa e periodi di duro lavoro di perfezionamento e revisione. È questa dualità a rendere la scrittura interessante.
Io lascio che la storia si sviluppi naturalmente mentre scrivo. Non mi avvalgo di tracce dettagliate prima di iniziare a scrivere.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Anche in questo caso l'ispirazione nasce in modo improvviso. Nulla di preordinato. Ho vissuto per circa tre anni a Las Terrenas, e mi piaceva l'idea di raccontare qualcosa che si potesse ricollegare a questo.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Faccio mie le parole di Bartòlo Dragone Cordero: "L’idea di liberare i mari dall’inquinamento può sembrare audace, ma è giunto il momento di affrontare le sfide con determinazione". "Mare nostrum" sarà molto più di un progetto ambientale. Sarà un impegno collettivo, un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni future e del nostro pianeta.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
In realtà ho sempre scritto. Più che altro manuali. L'idea di scrivere romanzi nasce circa due anni fa. Ho molta immaginazione, la cosa mi ha facilitato molto, e non faccio alcuna fatica creare scenari diversi. Da allora ho continuato, spaziando dal thriller ai viaggi con astronavi galattiche.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Lavorando “a braccio”, senza una traccia predefinita, come faccio, permette alle idee di fluire liberamente. Ogni nuova idea che mi balena nella mente può essere una fonte di gioia e soddisfazione, specialmente quando queste si trasformano in parti significative dell’opera finale.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Posso immaginare che, per molti autori, il processo di scrittura può essere pieno di alti e bassi. Alcuni giorni possono essere ricchi di ispirazione, mentre altri possono essere più difficili e far sorgere dubbi sulla possibilità di completare l’opera. Personalmente ho sempre trovato la forza di perseverare, guidato dall’impegno verso gli obiettivi.
Il suo autore del passato preferito?
Frank Herbert, l’autore di “Dune”,
Isaac Asimov, ideatore delle celebri tre leggi della robotica
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Preferisco leggere un libro cartaceo, già un eBook mi interessa meno, l'audiolibro, se devo essere sincero, non mi piace.
