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22 Ago
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Intervista all'autore - Valentina Iovane -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
La mia vita è uguale a quella di qualsiasi adolescente, divisa tra casa e scuola. Vengo da una famiglia di una piccola periferia cittadina, seguo uno stile di vita abbastanza semplice, mi piacciono le traduzioni e gli antichi valori.
Io non ho deciso di diventare una scrittrice, è stata la poesia che ha scelto me. Ho iniziato per divertimento, dopo la vincita del primo concorso ho pensato che forse valeva la pena tentare e così concorso dopo concorso ho iniziato a seguire questa strada fatta di vittorie e di grandi soddisfazioni.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento della giornata in particolare, ma neanche il mese o l'anno ideale. Sono le parole che bussano alla mia porta e guidano la mia mano.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore contemporaneo preferito, ma preferisco gli autori che nello scrivere rispecchiano la propria anima.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dall'insieme delle mie poesie che ho iniziato a scrivere quando avevo 13 anni. È nata per permettere alle mie opere di "prendere aria" non restare chiuse in un cassetto, su un foglio di carta; per rispecchiare il mio pensiero negli occhi del lettore.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale ha influito fortemente nella mia formazione letteraria, in quanto in questo mondo globalizzato con internet e i social dominanti è raro trovare qualcuno che preferisca scrivere con carta e penna senza nascondersi dietro lo schermo. Inoltre i temi principali delle mie opere è l'attualità.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è raccontare la realtà, perché io penso che evadere dal presente non serve a nulla in quanto un giorno rappresenterà per noi il nostro passato.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nelle mie opere non parlo quasi mai, ma in ognuna di esse sono riflessa dal punto di vista del pensiero.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non c'è stata una persona in particolare ad ispirare la mia opera ma bensì l'insieme.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Prima della pubblicazione non ha mai letto nessuno la mia opera per intera ma solo piccoli frammenti risultati vincitori nei concorsi.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io non abbandonerei mai le righe d'inchiostro incise su carta, ma se deve essere un modo per la diffusione della lettura ed a invogliare i ragazzi a leggere perché no
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro per me è la rottura di una frontiera verso la diversità.

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