Serie di presentazioni per “Te creto”, il nuovo libro di Omar Bitussi, pubblicato dalla casa editrice BookSprint edizioni disponibile sia nel tradizionale formato cartaceo che in e-book.La prima, venerdì 3 luglio alle ore 20:30, a Rigolato presso la Sala Polifunzionale Municipale.
Una fiaba per dare una risposta a quelle domande che tutti i bambini si sono posti, per far viaggiare la fantasia e l’immaginazione, questo è il senso de “Il Ciociopanda e la bambina di piume” il nuovo libro su Giulio Lobina, pubblicato dalla casa editrice BookSprint edizioni sia nel tradizionale formato cartaceo che in e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata e ho sempre vissuto a Roma. Amo la mia città e le mie radici. Sono sposata da 34 anni e ho due figli, una nipotina di tre anni e un altro nipotino in arrivo. Ho lavorato come baby sitter. Penso che la fantasia sia il motore della vita, è la spinta che aiuta a vivere la realtà con entusiasmo ed ottimismo. Fin da piccola immaginavo storie, che rimanevano solo a livello mentale, senza mai scriverle. La sera prima di addormentarmi viaggiavo con la fantasia. La molla che mi ha spinto a mettere per iscritto le mie idee è stata una trasmissione radiofonica "Miracolo italiano" su Radio Due. In una puntata s'incoraggiavano gli ascoltatori a fare qualcosa di nuovo, osando anche su cose mai fatte. Questo per sentirsi giovani, malgrado il tempo che passa bisogna sentirsi giovani dentro. L'idea mi è piaciuta e ho pensato di mettere su carta un racconto. La cosa mi ha soddisfatto e sono andata avanti.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Valguarnera (EN), nel 1941 da madre casalinga e da padre artigiano e dipendente comunale. Ho frequentato la Scuola d’Arte. Finiti gli studi, nel 1961 sono emigrato in Australia. Sono rientrato in Italia dopo 3 anni a causa della morte di mio padre (52 anni), per assistere la mia famiglia, visto che ero il figlio più grande. Sono felicemente sposato da 46 anni. Ho 2 figli e 4 nipoti. Ho dedicato la mia vita alla famiglia. La mia passione è stata la politica, fino a quando ho dovuto lasciare per motivi di salute. Ho scritto tanti piccoli racconti non molto impegnativi. Ora ho pensato di continuare a scrivere, prendendo spunto dalle mie esperienze di vita con la speranza di essere utile soprattutto ai giovani.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo, mi sento felice.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tanta vita reale c’è in questo libro, perché ho parlato tanto della mia vita.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata nel 1959, e da subito sono stata una bimba poco "accolta". Forse è stato in quella consapevolezza che si è sviluppato il mio "sentire" oltre modo la vita, le situazioni, le persone. Ho una sensibilità che mi porta a soffrire per le ingiustizie, anche quelle patite da altri. Io non ho deciso di comporre, credo che queste cose non si decidano, ma ho sempre saputo che avrei scritto... Mi sarebbe piaciuto scrivere un romanzo, ma non possedendo il dono della narrazione e non avendo sufficiente fantasia per produrre qualcosa che comunque sia naturalmente credibile, ho lasciato perdere questo tipo di scrittura. Ho iniziato a scrivere versi nel 1978 a 19 anni. Età in cui ci si comincia a fare delle domande, a percepire il mondo.Poi, dopo anni di stand-by altri versi sono venuti a "trovarmi", forti, dirompenti, perché per me è stato così: non ho decido di comporre, ma sono i versi che tutt’ ora mi vengono a cercare, molto spesso di notte, o in momenti in cui sono concentrata dentro me stessa.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È come vedere un quadro che prende forma. Su di una tela bianca viene abbozzato il disegno a matita da cui nasce un'ombra in bianco e nero. Poi le sfumature diventano sempre più chiare e i contorni sempre più definiti. Comincia a intravedersi uno sfondo su cui appoggiare e tessere la trama. A poco a poco l'immagine e lo sfondo diventano un tutt'uno. I personaggi cominciano a colorarsi e a far riflettere la propria anima. È il quadro a quel punto che comincia a chiamarti ed è lui che stabilisce i colori definitivi. L'emozione più grande è quella di firmare il quadro con tutte le sue sfumature create dal tuo riflesso.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è cercare di collocarsi nella realtà, sulla scia di altri, sforzandosi di rifletterla dentro, nel pensare ed nell'agire. L'emozione spesso arriva, dopo una ricerca costante, quando si para davanti in una formulazione felice che ci incanta.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata in un paradiso: la Sardegna, precisamente a Nuoro. Adoro la mia terra e mi ritengo fortunata ad essere parte di essa. Sono una persona comune e molto semplice che ama l'arte in ogni sua forma. Ho un compagno e una figlia che sono la parte migliore di me. Loro sono la mia più grande ispirazione! La passione per la lettura e la scrittura mi è stata trasmessa da mio padre e ringrazio mia madre che invadendo la casa di ogni sorta di libro ha contribuito a farla crescere.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me, scrivere è mettere una parte di me a disposizione della gente che vive accanto a me e che mi conosce ma non del tutto. Ma è anche fare in modo che chi si trova, ad un certo punto della propria vita, a cercare qualcosa di importante con cui confrontarsi, possa farlo. Per me diventa un'occasione per dire con onestà che cosa ho fatto io in determinate circostanze a chi cerca una spiegazione o una risposta ai suoi interrogativi. Per me scrivere è dire che non ci sono risposte a tutti gli interrogativi che le persone si pongono ma che l’unico modo per trovarle è vivere la vita pienamente.