3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È iniziato tutto come un gioco , trasformandosi in attimi da trascrivere nero su bianco per rivivere ogni istante.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata improvvisa, ho voluto prendere un titolo di una mia poesia che mi rappresentava.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un isola deserta porterei con me il libro "Il piccolo principe" perché credo che ognuno di noi debba leggerlo da adolescente.
6. E-book o cartaceo?
Assolutamente cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La carriera di scrittore è un parolone, condivido le mie emozioni.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro nasce da due proposte di pubblicazione di editori, ho voluto lasciar passare il primo treno, ma al secondo ci sono salito .Ho iniziato a condividere con i miei amici di Facebook le mie poesie e non immaginavo incontrassero il loro apprezzamento.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un sogno che diventa realtà: parole scritte da me che leggeranno anche altri.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata mia madre Mena.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È uno sviluppo, sono favorevole all’utilizzo da parte dei non vedenti e per chi non ha tempo di leggere ma solo per ascoltare.