2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
E' presente abbastanza di me, ma è presente anche uno spaccato di mondo che ci circonda.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato rendere pubblico tutte le mie emozioni, la parte più intima e nascosta di me, l'amore per la vita, l'amore di ridere anche senza un motivo apparente che basta poco per essere felici.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata immediata, una volta raccolte le poesie il titolo è stato la naturale conseguenza... tutti possono essere la stella più brillante....tutti siamo stelle in questo mondo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me il libro "L'onda perfetta" di Sergio Bambaren, perché l'autentica felicità ci sta sempre accanto, ma chiede a ciascuno di noi di saperla cogliere. Un libro prezioso che ci spinge a mettere sulla bilancia le scelte piccole e grandi di ogni giorno, parlando al cuore con l'unico linguaggio che esso comprende: quello dell'amore.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho sempre scritto fin dall'adolescenza, non so se diventerà una carriera, al momento ho avvertito di rendere pubblico le mie emozioni, la parte più nascosta di me e condividerla.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce per gioco, nasce dall'idea di uscire dal guscio del proprio essere e mettere su carta, nero su bianco le proprie poesie e farle conoscere. Un aneddoto è legato a una passeggiata sul lungomare, quando ho incontrare una coppia di anziani mano nella mano e ho visto nei loro occhi la luce dell'amore, amore che ha resistito tutto questo tempo... Allora mi son detto: “Massimiliano è ora di raccogliere le tue poesie e cantare al mondo la bellezza dell'amore, la bellezza della vita.”
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione indescrivibile, specialmente se uno pensa che è nato tutto per gioco, vedere il proprio viso e la copertina con il tuo nome… un brivido lungo tutto il corpo.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le prime persone con cui ho condiviso il libro sono stati i colleghi di lavoro, persone che con gli anni sono diventati anche i primi confidenti.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono sempre favorevole alle novità, però penso che esistano delle cose che il progresso non può intaccare e una di queste, per me, è che nessuno potrà togliere la bellezza di svogliare un buon libro.