1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un piacere, un’abitudine. Scrivo sin da bambina come ho detto nelle note dell'autrice di questo volume.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Parecchio anche se molto spesso sento la voglia di raccontare storie di altri che mi hanno colpito particolarmente e che arricchisco con fantasia. E soprattutto colgo l'occasione di parlare dei viaggi fatti in qualità di accompagnatrice turistica.
Torna in libreria Dory Terraneo, questa volta con un libro in cui prosa e poesia si fondono dando vita ad un’opera peculiare. “Settembre… Petali e corolle” raccoglie racconti di vita passata, appunti di viaggio, pensieri, emozioni. Il libro edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni è fruibile nella consueta doppia veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Moncalieri (TO) e vivo a Carignano, una cittadina a 20 km da Torino. Sono cresciuto in un ambiente sano con forti legami sociali dipendenti dal territorio e dal piccolo contesto tipico della provincia italiana. La forte caratterizzazione geografica del territorio ha impresso le mie radici e lo sviluppo da ragazzo.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro di speranza e di rafforzamento sulle proprie possibilità; un esempio: "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Anthony De Mello e l'enciclica "Laudato sì" di Papa Francesco.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato e vissuto a Roma, ho studiato Medicina. Fin da studente mi sono interessato della prevenzione delle malattie e dell'Organizzazione dei Servizi Sanitari e ho svolto diversi soggiorni di studio all'estero Svizzera, Germania e USA. Ho lavorato nel settore delle vaccinazioni antiepatite virale e dell'Influenza, ho diretto Scuole di Sanità Pubblica e creato e organizzato numerose scuole delle professioni sanitarie con particolare riguardo a settore infermieristico. ho circa 400 pubblicazioni nel settore specifico di interesse gran parte delle quali su riviste accreditate internazionali. Dirigo una rivista scientifica di Sanità Pubblica. Ho deciso di dedicarmi alla scrittura non scientifica appena andato in pensione ,interessato a un modello di scrittura completamente diverso da quello già praticato e scegliendo tematiche che comprendessero alcuni miei hobby particolari quali a musica classica e lo sport del tennis.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Durazzo (Albania) fino il 24 dicembre 1992. Il giorno seguente sono entrato in Italia illegalmente, vivendo da clandestino per circa cinque anni. Ho vissuto a Potenza, a Napoli, a Bari, a Verona, ed ora da 12 anni vivo a Sotto il Monte Giovanni XXIII in provincia di Bergamo. Grazie allo Stato Italiano nel 2014 ho ricevuto anche la Cittadinanza Italiana.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Pur troppo nei miei tempi di adolescenza non ho avuto la possibilità di leggere libri per ragazzi, fumetti, o libri di fantascienza, non esistevano! Quindi ad un adolescente consiglierei di leggere tantissimi libri, e con l'aiuto e il parere dei genitori, qui nel sito di BookSprint possono trovare una vasta scelta di libri secondo l'età e generi.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono natio di Crema (CR) ma di origine della Provincia di Salerno, per l'esattezza di un paesino alle pendici della Costiera amalfitana di nome Raito. Lì ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza, ho terminato gli studi presso la città di Salerno, ho girovagato per alcuni anni l'Italia ed infine nel ottobre dell'anno 1985 mi sono stabilito in Provincia di Cremona, dove ho trovato nell'anno 1998 la mia attuale moglie. Ci simo sposati nell'anno 1989, dalla nostra relazione è nato nell'anno 1993 l'unico figlio maschio. La mia professione è stata nel Corpo di Polizia Penitenziaria nei ruoli degli Ispettori. Attualmente dall'anno 2014 sono collocato a riposo per motivi di salute (pensione) e vivo tutt'ora in Provincia di Cremona. Con il massimo rispetto di tutti gli scrittori non mi definisco tale, ho realizzato il libro grazie alla fiducia di chi ha creduto nelle mie capacità e mi sono dedicato prima alla lettura e poi alla scrittura, perché il mio tallone d'Achille è stata sempre la lingua italiana e la grammatica!
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Essendo una matematica, adoro tutto ciò che è matematica. Portare a termine il mio piccolo libro, per me è stato un grande passo avanti, mi ha resa felice.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Io ci lavoro con l' argomento che ho scelto, per cui, c' è tanto!
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mi sono messa alla prova e alla fine penso di aver fatto un buon lavoro.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Un grande lavoro.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
È un libro scientifico.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una sintesi del mio lavoro affrontato con i ragazzi durante i miei anni di scuola.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho lavorato 40 anni nella scuola, come maestro, direttore e preside, ho fatto parte di commissioni culturali, ho presieduto un'associazione, ho scritto articoli di natura pedagogica, filosofica e politica. Sono sempre stato appassionato di thriller e spionaggio e fin da bambino avevo il sogno di scrivere qualcosa... solo da pensionato purtroppo ho trovato il tempo e la concentrazione giusta per realizzare qualcosa di compiuto. Ho incominciato per gioco, con un po' di scetticismo, poi mi sono affezionato al libro che stavo scrivendo e, dopo aver deciso di pubblicarlo, sto già mettendo mano al secondo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Non è sicuramente un impegno, ma un momento di riflessione, di ricordi. Veder nascere un racconto è come crescere un figlio, lo vedi dai primi passi, dalle prime parole, e giorno dopo giorno lo accompagni nella sua vita futura. E quando finalmente riesci a concretizzarlo sei felice per lui. Non lo abbandoni, anzi lo riprendi, lo coccoli, e pensi al prossimo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quasi nulla, soltanto una breve parentesi da ragazzo, quando lavorai come apprendista in un’officina.