“Mia madre è italiana, mio padre è ebreo ed io sono in terapia.”
Nel nostro caso è l’esatto opposto: mio padre è italiano, mia madre è ebrea e noi siamo perfettamente sani … ma lui è al manicomio!
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ricorro ad una delle metafore che contraddistinguono lo scribacchino che non svolga professione letteraria e che pertanto trovi conforto nella materia meglio conosciuta: la scrittura rappresenta il risultato di un lento processo metabolico che l’anima opera sul nutrimento voracemente ingerito con le letture piú svariate. Qualcuno vi comprende finanche l'etichetta delle bottiglie di vino! Quanto all'emozione: direi la soddisfazione di mantenere un perfetto equilibrio omeostatico; tanto per proseguire con la metafora: conservare costante una virtù interiore, disturbata da fattori ambientali esteriori inclini al vizio, portandola alle estreme conseguenze che la fanno divenire essa stessa vizio. Insomma, per dirla con Edith Wharton (citazione: altro tratto distintivo dello scriba): l'esaltazione del vizio della virtú (ossimoro: ciò che alla fin fine mi contraddistingue meglio; oltre alla preferenza per il contenuto della bottiglia!)
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita è stata dedicata allo studio. Non vengo da parte alcuna. Ho deciso di diventare scrittore per l'esigenza di divulgare le profezie di N.S. Gesù Cristo, rivelate ad un Santo nel XIII sec.Profezie dimenticate come è stato dimenticato il Santo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dedico ore, non momenti, alla scrittura. Preferisco le ore di silenzio, le pomeridiane e le serali, a volte anche le ore piccole.
L'Europa agli europei, la Cristianità come baluardo avverso l'invasione islamica. È su questa linea che lavora il nuovo romanzo di Dorothy Alberts, "Messaggero di Dio - Tacita invasione dei barbari". Il volume, pubblicato dalla BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, disponibile in formato libro e in e-book, attraversa due millenni di storia per fornire le conclusioni sullo smodato fenomeno migratorio che nell'ultimo decennio ha investito il nostro piccolo continente.
“Viaggiare è una scuola di umiltà. Viaggiare significa vivere!” così il Dottor Giovanni Contursi esordisce nel suo nuovo libro “Wonderful Nordkapp”, un’appassionate romanzo che racconta il viaggio a Capo Nord intrapreso dall'autore insieme ad un gruppo di amici. Il libro, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è fruibile come di consueto nella doppia veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un medico e mi sento cittadino del mondo. Amo Napoli, i napoletani e la loro filosofia. Ho svolto e svolgo un'intensa attività culturale nell'ambito storico-artistico. Ho sempre ammirato ed apprezzato la figura dello scrittore. Ho pubblicato, tra l'altro, numerosi saggi e racconti ma nel mondo della narrativa sono entrato solo da pochi anni.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Praticamente sempre, in particolare quando mi sento ispirato. Anche la notte, improvvisamente nel sonno, mi capita di alzarmi dal letto per rivedere ed approfondire il mio lavoro.
Un libro che racconta lo splendido legame d’amore che può unire un cane al suo padrone. “Dorian e i nostri amici” l’opera di Simona Guidotti è un concentro di tenerezza e sincerità. Il volume pubblicato dalla BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, è disponibile sia nella classica versione cartacea che nel formato dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è la possibilità di dar forma alle mie emozioni. Ognuna prende vita nello scorrere delle pagine.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro parla di quello che sono, di quello che faccio e di come vivo.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera mi ha aiutata a liberarmi di un passato lontano, ha fatto luce sulla persona che sono diventata e mi ha aiutata a prendere consapevolezza delle capacità acquisite in campo professionale.
Simona Murolo è mamma, terapista e insegnate. Dalla sua esperienza lavorativa e personale che la porta a stare a stretto contatto con i bambini, nasce “Rac… contiamo l’alfabeto”, un interessante libro di favole interattivo. Il volume pubblicato per la casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile sia nel classico formato cartaceo, sia nella moderna versione dell’e-book; inoltre è allegato un CD, che contiene le filastrocche in rima.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è esprimere le emozioni, è comunicare, è condividere e trasmettere quanto di più bello c'è nel nostro animo. Mi piace pensare alla scrittura come ad una tavola di un pittore piena di colori che con le loro infinite sfumature permettono di raccontare tutte le tonalità del nostro essere. La felicità sicuramente è l'emozione che più mi rappresenta.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è parte integrante della mia vita, ci sono io, i miei valori, tutta la mia famiglia, la speranza, l'entusiasmo e soprattutto l'amore, il motore che muove il nostro vivere.
Un romanzo dedicato all'innata energia delle donne, capaci di superare gli ostacoli e le difficili situazioni che le circostanze della vita presentano. “La forza delle donne - Storia di una vita” è il nuovo libro di Michela Mura. Il romanzo, con le sue 286 pagine totali, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile sia nella versione cartacea che in quella elettronica dell’e-book).