1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Parma, ma i miei si sono trasferiti a Roma, per via del lavoro di mio padre. Ho quindi effettuato qui i miei studi ed è qui che ancora risiedo. Per la verità non ho deciso di diventare scrittore, anche se ho trovato il tempo per leggere romanzi del genere poliziesco, thriller e di spionaggio. In questo hanno contribuito molto i film del genere, iniziati proprio negli anni sessanta con le serie di James Bond di Fleming. Ho iniziato ad immaginare la prima storia quasi all'improvviso ed ho constatato che riuscivo a sviluppare la trama agevolmente. Naturalmente la parte difficile sta nel confezionare le azioni e i tempi nel modo corretto. Quella è veramente la parte più difficile.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è raccontarti attraverso le cose che vedi, che senti; arrivare a poter rendere leggibile e quindi fruibile dagli altri ciò che riesci a decifrare.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutte le storie, passando come un fascio di luce attraverso quel cristallo che è l'animo di chi le racconta, vengono rifratte e poi scomposte in uno spettro di colori. All'interno della loro gamma ho scelto le sfumature corrispondenti al colore delle lenti attraverso le quali da sempre sono abituato ad osservare le cose della vita. Se volessimo scendere più nel pratico allora parlerei, forse, di una certa mia ansia inappagata... di una certa tendenza a specchiarmi un po' nelle cose...
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata e cresciuta a Calvello, un borgo della provincia di Potenza che conserva un importante patrimonio storico, culturale ed artistico oltre ad un aspetto caratteristico ed affascinante grazie alle sue case in pietra e vicoli raggiungibili solo a piedi. All'età di ventisei anni ho dovuto strappare le mie radici senza, però, mai reciderle, e allontanarmi dai miei affetti. Motivo, purtroppo, alquanto comune nel sud Italia per i giovani in cerca di occupazione.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ce ne sarebbero diversi, ma riporto solo quelli a me più cari: “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéri, “Il ritratto di Dorian Grey” di Oscal Wilde, “Il signore delle mosche” di William Golding, “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij, “La strada” di Cormac McCarthy.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un ragazzo come gli altri, provengo da un piccolo paese di nome Scicli, in provincia di Ragusa, che dire poi, sono un cameriere che cerca di darsi da fare, mi piace spesso immergermi dentro i meandri della mia mente e nei meandri delle menti altrui, forse sono stato spinto a scrivere questo testo proprio perché sono rimasto incastrato in una situazione di totale incomprensione, una prigione che giorno dopo giorno mi ha regalato un fiume di pensieri dove io da salmone ho provato a risalire, inutilmente, fino alla fine, ho scritto questa piccola raccolta ma con la consapevolezza che io non sono uno scrittore e non vorrei mai reputarmi tale, più che altro direi di me che sono solo stato in grado di dire la verità utilizzando la sola maschera che conosco, la mia.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Bologna il 31/03/1996, ma ho sempre vissuto a Modena. Ho iniziato a scrivere da bambina, inizialmente sul mio diario segreto. Ho sempre avuto un rapporto morboso con la scrittura: è sempre stata la mia migliore amica e mi ha permesso di conoscermi molto profondamente. Non ho deciso di diventare una scrittrice, semplicemente sono nata con questo bisogno di esprimere me stessa e l'unico mezzo di comunicazione efficace l'ho trovato nella scrittura. Fa parte di me, da sempre credo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato e vissuto a Perugia, non ho frequentato l'università, di conseguenza le mie conoscenze, ma soprattutto la mia formazione umana, viene in buona parte dalla lettura, ho sempre amato leggere. Ho deciso di scrivere per un esigenza di comunicare qualcosa, un’ idea, un pensiero, un sentimento. Ho iniziato abbastanza tardi per un fatto principalmente di fuga dalla quotidianità, da ragazzo ho avuto la fortuna di frequentare gente con cui parlare di vita, sentimenti, prospettive. Da grande, anche per varie storie che ciascuno ha avuto, mi è mancato una valvola di sfogo e scrivere è la naturale conseguenza.
Un libro profondo e introspettivo che ripercorre l’intera vita della protagonista che analizza il suo passato ricco di esperienze per poter comprendere il presente. Cristiana Aceti è l’autrice della raccolta di racconti “C'era una volta una favola” edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni e fruibile nella consueta duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
Il secolo breve raccontato con gli occhi di Maria, una giovane donna che ha vissuto la sua infanzia in India, prima di tornare in Italia per provare a dimenticare i dolori del suo passato. È lei la protagonista di "Piccolo Novecento", il nuovo romanzo di Donatella Gaiani. L'opera, pubblicata dalla BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, è disponibile sia nel classico formato della brochure cartacea che nella più moderna veste dell'ebook e racconta le inquietudini, le aspirazioni ideali e le contraddizioni di un secolo che ha cambiato la storia del mondo.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato durante la seconda guerra mondiale, a Lecce, dove abitava mia madre, ma subito dopo la fine delle ostilità i miei genitori hanno risalito l’ Italia e si sono stabiliti a Pavia, nella casa di mio padre. Quindi, mi posso considerare pavese, perché qui ho frequentato le scuole fino al liceo e all’ università e qui poi ho lavorato fino alla pensione. Ma ho sempre sentito vigorose le radici meridionali materne, rinvigorite dalla lontananza e dalla nostalgia, dal momento che ho avuto pochissime occasioni di tornare in Salento. Anche per riempire questo vuoto che provavo dentro di me ho cominciato a scrivere alcune pagine sparse, che poi ho cercato di mettere in ordine in questo libro.
Un romanzo che ha al centro la mente, i ricordi, e la riflessione. Una storia d’amore intrisa di mistero e fantascienza che colpisce e affascina. Questo è “Replay di un amore” il libro nato dalla penna prolifica di Vittorio Catani, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.