Il libro parla di uno scrittore e della sua vita apparentemente tranquilla con la sua compagna, fatta di lavoro, scrittura, cene con gli amici e passione. Questo fino a quando l’uomo, Bruno Monfreda, non comincia ad avere delle strane visioni, che lo porteranno, a scoprire di essersi sottoposto ad un esperimento medico che ha fatto sì che dimenticasse 4 mesi della sua vita, che poi via via sarebbero riaffiorati alla memoria. Così comincia un viaggio introspettivo che lo fa allontanare da Gida, la sua compagna che non riesce a comprenderlo. Dalla Puglia Bruno andrà a Venezia, dove finalmente scoprirà chi è la donna che gli appare nelle sue visioni e perché a suo tempo decise di sottoporsi all’esperimento scientifico di rimozione.
In “Replay di un amore” ciò che colpisce profondamente è la semplicità e il fascino dello stile. Dopo la presentazione iniziale con cui si instaura un principio di verosimiglianza, iniziano ad arrivare le visioni dei ricordi cancellati in ritmo progressivo, e si è partecipi di questo stato di straniamento dalla realtà che accompagna la mente del protagonista. La scrittura dell’autore è lineare, scevra di congetture stilistiche e artifizi strutturali; arriva al sodo con maestria, con la leggerezza di una libellula.
Vittorio Catani è tra i primi autori italiani a scrivere di fantascienza (science fiction). Nato al Lecce nel 1940, ha vinto nel 1989 la prima edizione del Premio Urania; gli è stato inoltre attribuito per 17 volte l'annuale Premio Italia per la fantascienza. Oltre ai romanzi è autore di antologie- scolastiche e non - di racconti. La sua produzione letteraria vanta cinque romanzi e circa un migliaio di racconti di varia lunghezza.