L’autore nelle sue poesie racconta di un amore intenso, passionale, vero ma anche tanto doloroso. E lo fa parlando di ciò che lo circonda, di ciò che sente dentro, mentre si perde nei ricordi. Riserva teneri pensieri anche per i suoi genitori ringraziandoli per aver fatto tanto anche quando non avrebbero potuto, dimostrando una riconoscenza che riesce a venir fuori attraverso i versi e che sembrano contrastanti con quanto si riesca a fare nella propria vita, infatti scrivere diventa una lettera al mondo, ognuno coglie quel che può riconoscendosi più o meno fra quelle parole, fra quei versi.
Le 100 pagine e i versi che fluiscono lenti come le acque di un fiume, sono accompagnati dalle splendide foto di Giuseppe Bruno. Amore, solitudine, famiglia, ricordi, del mondo che ci circonda sono i soggetti che hanno ispirato l’autore. In “Essenze psichedeliche”, non ci sono titoli alle poesie; sembrano scatti fotografici autonomi che insieme formano un album, l’album di una vita. Non si potevano infatti dare dei titoli perché realmente quei versi sono l’essenza che a tratti influisce lo stato d’animo del lettore, a volte con luce positiva, altre con una luce negativa, psichedelica per l’appunto.
Francesco Perrucci, ha venticinque anni ed è nato a in Salento, a Manduria. Ha cominciato a scrivere sin da bambino partecipando e numerosi concorsi letterari. La scrittura lo ha accompagnato per tutta la sua vita diventando una valvola di sfogo per raccontarsi e liberarsi dalle tensioni interne. Ha già pubblicato la raccolta di poesie ed aforismi dal titolo “Trasposizioni cerebrali in amore”.