3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Autori preferiti in realtà non ne ho, la mia lettura spazia come tempo e luogo ma prediligo gli scrittore tra l' 800 e i primi del 900.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dopo anni senza nemmeno esserne consapevole, molti che mi seguivano mi hanno consigliato di fare una raccolta e pubblicarla e così è stato.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale ha influito molto, anzi è la base della mia scrittura. Perché sono proprio queste emozioni belle e brutte, queste esperienze che hanno formato me e la mia scrittura. Senza di esse non credo oggi avrei pubblicato il mio secondo libro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è vita, scrivendo puoi sognare cose che nella vita non toccherai mai ma d'altra parte è anche storia, verità che tutti abbiamo passato. Direi che è una realtà particolare vissuta ma regalata senza chiedere nulla.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In ciò che scrivo c'è molto di me, di ciò che sono e di ciò che ho vissuto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Più che qualcuno di importante direi c'è qualcosa e questa è la vita stessa che è fonte di ispirazione.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il primo libro è stato letto da molte persone, mentre questo il secondo è conosciuto a poche persone
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
L'e-book aiuta sicuramente è facilita la lettura perché è sempre a portata di mano m a l'importante non venga sostituito il libro cartaceo perché a mio parere l'emozione è diversa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è un buon mezzo per conoscere ma non bisogna mai dimenticare il libro cartaceo.