1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Emozioni? Non saprei proprio se si tratta di emozioni immergersi in una storia che nasce e cresce nella mente.... Ma si! È un emozione, quando la moglie chiama con tono minaccioso e io debbo lasciare immediatamente il lavoro per dedicarmi alle cose profane della vita....
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il giardino... è reale... le formiche anche...
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Sicuramente ha significato che ora le formiche possono vivere indisturbate nel mio giardino...
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura ha sempre rappresentato una parte importante della mia vita, permettendomi di esprimere o sentimenti profondi o punti di vista diversi dal mio. Ogni volta che scrivo è come se mettessi su carta (perché se posso preferisco usare il foglio e la penna) un pezzetto del mio Io più profondo, che difficilmente verrebbe fuori.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Anche se non sembra, in realtà molti aspetti della mia vita privata sono presenti nel libro, più o meno nascosti. Questo è vero specialmente nelle poesie, perché prendono spunto tutte da eventi o situazioni realmente accaduti. Nei racconti ciò accade un po' meno perché sono lo strumento per analizzare non le sensazioni che provo, ma punti di vista diversi dal mio.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Non saprei scegliere una emozione in particolare perché come ogni atto creativo si ha la possibilità attraverso la scrittura di sperimentare le più variegate emozioni, dalla noia alla gioia. Scrivere ha rappresentato la possibilità di fermarmi, calibrando parole, punteggiature e significati, al fine di comunicare con me stessa e un altro diverso da me, in uno scambio continuo tra l'interno e l'idea del mio mondo esterno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi totalmente. Questo libro parte da racconti autobiografici, da episodi personali trascritti in vari momenti della mia vita, indirizzati a persone diverse.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Gualtieri (RE), cresciuto nello stesso paese sino al 2001. Questo paese della bassa reggiana, rieverasco al Po, mi ha plasmato il mio essere. Ho vissuto i momenti più belli di questo fiume. Le sue spiagge, la sua natura e le lunghe nuotate nel periodo estivo. Ho inalato le sue nebbie negli autunni. Tutto ciò, con un ambiente familiare modesto, ma denso d'amore, mi ha fatto l'uomo che sono. A Gualtieri vivono le mie figlie, la mia nipote e tutto ciò che ho dentro l'anima. Porto con me l'amore e gli ideali di io padre, per tanti anni vicesindaco, ed ancora lo ricordo e lo porto nel mio cuore, come mia madre. Questo sono io, un amante della mia terra nonostante le lunghe notti con l'ansia nel cuore, passate sulle rive del fiume in piena come esperto della protezione civile. Tutto ciò a contribuito a rendermi uomo e in pace con me stesso. Scrivo e riscrivo, da tanti anni fa, ciò che mi detta il mio animo. Spesso sono sensazioni, ricordi ma sempre con un occhio rivolto al domani. Dico purtroppo perché vorrei ancora fare progetti per il futuro, le mie condizioni e l'età non lo permettono, così domani rivedrò il sole sorgere e sarà un nuovo giorno da vivere.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Battipaglia ma dopo qualche mese a causa di trasferimento dei miei per lavoro, sono andata a vivere a Roma per sei anni; in seguito ho vissuto ad Eboli dove sono poi rimasta, ma non mi piace il caos delle città e preferisco vivere in periferia anzi il mio sogno sarebbe proprio abitare in campagna a stretto contatto con la natura.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Le avventure di Robinson Crusoe perché oltre alle avventure che vive il ragazzo, è presente la grande forza e volontà di sopravvivenza e la capacità di affrontare diversi stati d'animo con grande coraggio e i giovani di oggi hanno bisogno come non mai di non perdersi d'animo in qualsiasi ostacolo che la vita presenti loro.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Lauria e vissuta a Potenza dove continuo a vive con marito, figli e nipoti. Mi sono laureata alla Sapienza di Roma in Lettere classiche e ho insegnato prima in vari paesi della Basilicata e poi nella mia città.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non saprei. I libri che noi consideravamo importanti ai nostri tempi forse oggi gli adolescenti non vorrebbero nemmeno toccarli. I classici vanno sempre bene.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Io sono per il cartaceo ma penso che la tecnologia l'avrà vinta. Si perderà l'emozione di sentire il peso del libro fra le mani ma si guadagnerà spazio in casa.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono nato a Palermo ma ho vissuto a Raffadali, un piccolo paese della provincia di Agrigento. Adoro la Sicilia e la sicilianità ma amo viaggiare e fare nuove esperienze: ho vissuto sia a Roma sia a Milano ed entrambe mi hanno dato tanto, ma non sono un tipo da città, amo molto di più il mare e la campagna. La musica è la mia più grande passione insieme alle moto.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
In primis il Libro dei libri, ovvero la Bibbia. Per il resto non credo che esista un testo che deve essere letto da tutti gli adolescenti: ogni libro va consigliato in base alla persona che si ha di fronte e in base alla sensazione che si possiede in quel momento.
Dalle stanze della casa editrice BookSprint Edizioni esce un altro libro che si impone all’interno del panorama editoriale per la sua straordinaria peculiarità. Scritto da Stefano Fiore, il libro, il cui titolo è “Gesù è rock”, è un interessante saggio che informa e documenta i suoi lettori sulla natura di un genere musicale che o si ama o si odia: il rock.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è astrazione alla scoperta di mondi surreali che permeano la nostra mente e la nostra vita, è incidere con le lettere i propri pensieri su una tela che non ha mai un bordo finito, senza limiti di tempo o di spazio!
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel mio libro di poesie c’è molto della mia vita, ovviamente, ma decontestualizzata e resa impalpabile e visionaria.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Poter guardare in una vecchia pellicola una ad una le mie poesie, poste una accanto all'altra, fino a fondersi in un'unica opera.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non penso che abbia una fondamentale importanza conoscere la provenienza di una persona, gli studi, la posizione sociale, almeno non trovo che abbia una importanza determinante per cercare di capire meglio la persona che vogliamo conoscere più da vicino in quanto penso che gli elementi determinanti siano le esperienze di vita che ti segnano la pelle e che forgiano il carattere di ognuno di noi. La mia vita? Mi descriverei come una nomade sia mentalmente sia fisicamente, ho attraversato diverse realtà alla ricerca di qualcosa in cui potermi veramente riconoscere e in cui sentirmi libera, sono fuggita da qualsiasi realtà le cui mura cominciavano a diventare delle sbarre. Non c'è stato un momento preciso in cui ho preso in mano la penna e ho deciso di scrivere, diciamo che scrivo da sempre, la scrittura è una delle cose che fa parte del mio DNA. Scrittrice io? Non so, diciamo che scrivo come tu che mi stai leggendo respiri senza esserne consapevole, senza una finalità precisa se non quella di continuare a vivere.