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14 Giu
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Intervista all'autore - Rachele Ferrini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Fin da quando ero bambina avevo la passione dello scrivere, anche solo nel mio diario segreto. Per me era un modo per sfogarmi; non avevo molte amiche, non mi fidavo molto del prossimo, quindi tenevo i miei piccoli segreti per me, e scrivevo pagine e pagine di diario. Nell'età adolescenziale ho provato diverse volte a scrivere qualche storia, ma non ci sono mai riuscita; la mancanza di esperienza non mi permetteva di scrivere qualcosa che avesse davvero uno spessore e che mi differenziasse dagli altri. Adesso che ho provato di nuovo a mettermi in gioco, provo un senso di liberazione, appagamento. È la cosa più bella del mondo per me. Riuscire a creare nuovi mondi e nuove situazioni in cui vivere anche solo con la fantasia. Evasione ecco la parola più adatta!



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Nel mio libro sono descritte varie situazioni, e sentimenti. Ciò che c'è di vero è il sentimento che ho provato veramente per un ragazzo nell'età adolescenziale, sia quello di amore folle, che di abbandono. Ma soprattutto è vero il sentimento di disperazione e la voglia di mettere fine a tutto il dolore che stavo provando dal quale non riuscivo ad uscire fuori. Ho superato tutto da sola, arrivando a capire che quella non era la strada giusta. La vita è un dono meraviglioso.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Con questa opera volevo rivolgermi soprattutto agli adolescenti, per lo più femmine. Almeno una volta nella vita abbiamo avuto un amore folle che ci ha distrutto. Ma l'uomo ha una forza in se nel profondo, che nemmeno noi spesso riusciamo a tirare fuori. Non è una lezione di vita, io non ho nulla da insegnare, anzi cerco sempre di imparare dagli altri, ma con il mio racconto volevo solo dare una mano magari a chi si trova nella mia stessa situazione e non sa come gestirlo. Abbiamo tutti la forza di affrontare la vita. Quindi cercatela con tutte le vostre forze e, quando avrete chiuso la porta al passato, vedrete che qualcuno busserà alla porta del futuro =) !!



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

La scelta del titolo è stata un po' travagliata. Mi trovavo di fronte ad un'opera senza nome, e più passavano i giorni e più mi sentivo frustrata. Ma alla fine è arrivato. Non ho avuto esitazioni, e nemmeno ora. Il titolo è esattamente il riassunto di quello che troverete nel mio libro.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Sicuramente porterei un libro, per non impazzire!! Sono un'eterna romantica, e cos'altro potrei portare se non un libro del grandissimo Nicholas Sparks, più precisamente "Il meglio di me". È stato l'unico libro che mi ha fatto piangere seriamente. Non mi era mai successo e mi è rimasto nel cuore.



6. E-book o cartaceo?

Devo dire la verità... anche io possiedo un E-book... ma non c'è paragone con i libri cartacei. Adoro il profumo della carta appena stampata e se un libro mi interessa molto non ci penso due volte... lo compro in cartaceo.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Ho iniziato la stesura di questo romanzo per scherzo, non credevo che lo avrei mai mandato davvero a qualcuno!!! Mi è successa una cosa molto strana, e intensa. A parte il fatto che è nato in due giorni e una notte, ma quado sono andata a rileggere le pagine che avevo scritto, mi veniva la pelle d'oca tanta era l'intensità, spesso non ricordavo di aver scritto quelle parole. È stato stranissimo, era come leggere un libro scritto da un'estranea. Mi sorprendeva la mia capacità di dare emozioni contrastanti anche solo a me stessa!!



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Questo libro è stato un fulmine a ciel sereno. Ero in auto, sono passata davanti ad un distributore di benzina e ho visto una "persona", nel preciso momento che l'ho vista ho sentito alla radio una determinata canzone, ho cominciato a sudare freddo. Ho abbandonato tutti i miei programmi e sono corsa a casa. Ho acceso il pc e non ho pensato più a nulla.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

È una sensazione molto bella. Ma vicino a questa c'è anche molta paura, paura di deludere i lettori, paura dei giudizi altrui ma se non mi decidevo ad abbandonare la paura non avrei mai potuto fare nulla di tutto questo!!!



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

La prima persona che ha letto un piccolo estratto (nessuno lo ha letto per intero) è stata mia sorella. anche in quel momento mi sono emozionata guardandola mentre leggeva, la sua espressione era scioccata, e mi ha chiesto : “E li ho capito che quello che volevo trasmettere almeno a l^ era passato!!”



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Penso che sia la cosa più bella che si potesse arrivare a fare!! Molte volte penso: "Ma se per qualche motivo dovessi perdere la vista come farei senza i miei libri!?". Sono una che divora storie d'amore, non ne posso fare a meno, evado completamente dalla realtà, creando mondi nuovi nei quali posso essere un nuovo personaggio e vivere milioni di vite diverse!! Se non avessi più questa possibilità sarei rincuorata dal fatto di poter attingere ad un audiolibro!!

 


 

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