1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Crotonese, vivo in questa città. Ho insegnato e svolto la libera professione di Architetto, ora sono in pensione e ho iniziato da poco a scrivere. Ho già scritto quattro libri tre di favole e uno di narrativa. Non è stata una decisione, ma una scelta quasi obbligata da quando mi sono sentito attratto da un qualcosa che fortemente mi spingeva a farlo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Tutti momenti sono buoni, congegno la mattina prestissimo e scrivo durante la giornata. Scrivo velocemente, ma impiego molto tempo ad organizzare e limare i periodi. È il momento più bello della mia giornata.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Battipaglia dove ho frequentato le scuole elementari e medie, successivamente mi sono iscritto al Liceo scientifico a Salerno di poi all' università di Napoli, facoltà di Medicina e chirurgia. Ho conseguito la laurea nel 1975 con 110/110 e lode e la specializzazione in clinica delle malattie infettive ad indirizzo epatologico nel 1978 con 70/70 e Lode. Dirigente medico infettivologo ospedaliero e direttore medico di n.4 presidi ospedalieri pubblici. Dopo aver maturato la giusta esperienza nel campo delle malattie infettive ad indirizzo epatologico, ho ritenuto al fine di sensibilizzare la collettività nella prevenzione e controllo dell' epatocarcinoma ad etiologia da HBV (epatopatie croniche evolutive da virus B) ed in particolare da HCV. Un riferimento è dedicato all' uso indiscriminato ed incontrollato dell' alcool, specie negli adolescenti e nei giovani ed un capitolo alle malattie dismetaboliche che sono in continua crescita esponenziale a causa di diete squilibrate ed incongrue. Un breve accenno è offerto alle interazioni, di solito non valutate dagli stessi operatori sanitari, tra cute e fegato, farmaci e fegato, cuore e fegato.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Joshua Ciapanna. Nato e cresciuto nella caratteristica regione Abruzzese. Sin dall'infanzia mi sono dilettato nella scrittura durate il tempo libero. Con il passare degl'anni questa passione è andata a radicarsi nel profondo della mia anima.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Le primissime ore mattutine.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Adoro tutte le opere di Glenn Cooper. Soprattutto la saga de “La biblioteca dei morti”.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un semplice uomo del sud. Ho deciso di scrivere per fare un regalo ad una donna che ha saputo donarmi la speranza di credere ancora nella vita.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non dedico un tempo preciso, ma scrivo quanto mi sento pronto per farlo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono molti. Mi piace Osho.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Roma nel 1947, era il 20 marzo. Come in molte famiglie dell'epoca mia madre era una casalinga e mio padre un impiegato dello Stato. Ero l'ultimo di tre fratelli. Abitavo nel quartiere di San Giovanni di cui conservo ricordi bellissimi. Nel 1956 frequentavo la terza elementare quando una malattia mi costrinse a casa ammalato per circa un mese. Ricordo quel giorno meraviglioso di febbraio quando Roma si coprì di neve, e io guardavo fuori, dalla finestra della mia stanza, quella coltre bianca stupenda. La mia adolescenza si è sviluppata a Roma, città che amo, e che ho sempre avuto nel cuore anche dopo, quando per lavoro, ne sono spesso rimasto lontano.
Raccontare la realtà che ci circonda, con tutte le sue sfaccettature. È questo quello che fa Alessia Cinquanta, nel suo libro d’esordio, “La bambina che visse due volte”. Il volume, con le sue 368 pagine avvincenti, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è fruibile sia in versione cartacea che in quella e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Diciamo che non ho mai deciso di diventare una scrittrice, semplicemente ho sentito in un certo periodo della mia vita, la necessità di annotare dei pensieri che, giorno dopo giorno mi hanno guidato nella stesura di questo racconto.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace molto scrivere durante la notte, quando non ci sono rumori che mi impediscono di ascoltare i pensieri.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Sinceramente preferisco leggere autori del passato, mi piacciono molto i grandi classici come “Il Gattopardo”, “L'amore ai tempi del colera”.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho sempre vissuto a Firenze ma le mie origini sono albanesi. Sono cresciuta attraverso i racconti di mia madre, che mi teneva tra le sue braccia facendomi sognare ad occhi aperti. Da lì mi sono appassionata ai libri, grandi compagni in particolari momenti. Da lettore incallito ho deciso di sperimentarmi e mettermi in discussione dando voce ai pensieri e alle mie "fantasie" creando storie. Ma mai avrei immaginato di esser definita con il termine di scrittore.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Si sa che la notte porta consiglio ed è forse il momento in cui nell'arco della giornata ci fermiamo di più a riflettere, isolati dalla monotona o frenetica vita di tutti i giorni. Ed è forse la sera, prima di in cui i pensieri prendono vita e diventano parole.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me significa trasformarmi in tanti personaggi diversi, avendo la possibilità di vivere ed immedesimarmi in ruoli differenti; passare da un personaggio buono ed onesto, ad un altro cattivo e prepotente. Scrivere è un po’ come sognare ad occhi aperti, ti cattura, ti affascina e difficilmente riesci a smettere. Inoltre mi porta ad arricchire la mia cultura, in quanto nella stesura di un testo sento la necessità di dovermi documentare su ciò che intendo raccontare per trasmettere ed informare il lettore della realtà dei fatti accaduti nel passato. Prediligo la stesura di romanzi storici, per cui è fondamentale la documentazione e la ricerca del passato.
Undici racconti che mettono in luce come la mente, a causa di disagi psichici, possa portare l’essere umano a commettere azioni drammatiche “Le marionette della mente” è il libro nato per mano di Mariagrazia Albis, in collaborazione con la casa editrice BookSprint. Il volume, poco più di 100 pagine, è disponibile sia nella versione cartacea, che in quella dell’e-book.