La storia è piena di personaggi definiti "scomodi" che si è cercato di mettere a tacere in più modi, leciti o meno, in nome di una quantomeno precaria stabilità. A puntare il dito contro questo fenomeno, questo machiavellico sistema di operare, è Vincenzo Campanile con il suo nuovo romanzo, "Post scriptum – Riflessioni semiserie di chi arranca in perenne lettura e rilettura dimagrante per liberarsi del peso della propria nullità intellettuale", pubblicato per i tipi di BookSprint Edizioni e disponibile nel classico formato cartaceo della brossura. L'opera, 300 pagine ricche di ironia, sagacia e schiettezza, ripercorre gli stereotipi della società moderna ed indaga su alcuni fenomeni poco… chiari.