1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Catarsi, le riassume tutte (le emozioni). Iniziando dall’antica Grecia, che significava purificarsi dalle contaminazioni (della vita, dico io oggi). Ma secondo un concetto delfico, una sensazione religiosa o meglio mistica che si trasforma (sublima?) in ispirazione artistica. Per Pitagora, era il liberarsi dall’irrazionale; perciò la scrittura, razionale o irrazionale, ci concilia col mondo fuori da noi, ovvero con la realtà. Infine, scrivere per me è convivere con le passioni. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Molto c’è della mia vita. Sì, malgrado il libro sia principalmente ambientato nel vecchio mondo in una nazione dell’Europa, l’Italia, e in quello nuovo in America, nella prima colonia inglese del Massachusetts, nel Seicento.