La trama. Alessandra ha solo diciannove anni quando scopre di essere affetta del linfoma di Hodgkin ed inizia così la sua lotta contro il cancro; al primo tumore, infatti, ne seguono altri nove, in un’alternanza continua tra malattia e stati di relativa salute. Ciò che però caratterizza la protagonista, e che sarà trasmesso anche all’amico Andrea, psicologo e esperto di oncologia, è l’idea che il cancro sia un’occasione di crescita profonda, che parte dalla conoscenza di sé e delle cause psicologiche che hanno generato la malattia.
Franco Morellato, si è laureato con una tesi in Psicologia Applicata e attualmente è docente di materie letterarie. Svolge attività di volontariato per l’Onlus Spiraglio, associazione per l’assistenza dei malati oncologici, dove ha avuto modo di incontrarli, assisterli e conoscerli. Il romanzo fa emergere tematiche importanti. Mette in discussione le politiche delle multinazionali farmaceutiche e l’atteggiamento generale della società attuale, che si basa sulla passività dell’ammalato, ma anche del sano, che affida in modo superficiale la gestione della propria vita agli altri.
“Il decimo amante” è un romanzo che quindi si propone di dare speranza e forza ai malati in generale e ai malati di cancro in particolare, oltre che di rendere noti percorsi di cura differenti da quelli tradizionali. L’obiettivo ultimo dell’opera è invitare a riflettere, per migliorare la durata e la qualità della propria vita con le tecniche dell’analisi freudiana, dello storytelling, della catarsi teatrale, la postura ed il portamento, il potere dell’ottimismo e del pensiero positivo, il potenziamento dell’autostima e l’amicizia terapeutica.