1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Genova, mi alterno tra Torino e Milano. Scrivo da sempre - forse più grafomane che scrittore: non c'è stata una decisione a tavolino. Al liceo pubblicavo un mio giornalino. Presto ho intrapreso collaborazioni costanti con i principali quotidiani di Genova in materie come critica letteraria, cultura, economia, politica con interventi d'opinione, saggi, recensioni, interviste, servizi e anche articoli di fondo. Da qualche anno scrivo su giornali web come Libero Reporter, Lindro e Bon Vivre. Nel 2000 ho pubblicato "La Borsa o la vita", una testimonianza ironica e sofferta dal mondo della finanza che mi è valsa il premio letterario Mario Soldati, già assegnato dal Centro Pannunzio di Torino a figure come Montanelli o Spadolini. Da qualche tempo mi dedico con un certo impegno alla narrativa. Entro quest'anno dovrebbe uscire un mio nuovo romanzo.